Page 143 - La Massoneria Rivelata
P. 143
previsione di una possibile invasione. Il 20 giugno 1941 fu
assegnato al Vorkommando di Mosca: Einsatzgruppe B.
Molti storici concordano sul fatto che la maggior parte dei
massoni che vennero internati nei campi di sterminio, molto
raramente lo furono per il solo fatto di essere massoni, bensì per
una serie di motivi aggiuntivi, come ad esempio il fatto di
appartenere alla resistenza o alle etnie perseguitate,
analogamente a sacerdoti cattolici e pastori protestanti che
furono internati per questioni di doppia appartenenza. I nazisti
consideravano i massoni internati alla stregua di prigionieri
politici e li distinguevano con un triangolo rosso capovolto
applicato sull’uniforme carceraria. Più esattamente, questo
simbolo identificava quei prigionieri politici nei confronti dei
quali era stato spiccato un mandato di arresto per ragioni di
pubblica sicurezza, ed era dunque usato anche nel caso di
monarchici, liberali, socialdemocratici, socialisti, comunisti,
sindacalisti e anarchici.
Alla massoneria nel suo insieme venivano rimproverati il
cosmopolitismo e il gusto per il segreto. Era inoltre accusata di
essere strumentalizzata dagli ebrei.
Nel 1933 Hermann Göring, presidente del Reichstag (il
parlamento tedesco) e una delle figure chiave nel processo di
Gleichschaltung di uniformazione con cui il regime tedesco
tentava di orientare il pensiero di ogni cittadino verso una
direzione compatibile con l’ideologia ufficiale del partito,
dichiarava: «[…] nella Germania nazionalsocialista non c’è
posto per la Massoneria».
Il 23 marzo 1933 il Reichstag approvava
l’Ermächtigungsgesetz (Decreto dei Pieni Poteri). L’8 gennaio
1934 il Ministero degli Interni ordinava lo scioglimento della
massoneria e la confisca dei beni di tutte le logge. Secondo
questa direttiva, a tutti coloro che erano stati membri di logge
massoniche dopo il gennaio 1933 (il 30 gennaio Adolf Hitler
143