Page 9 - Manuale per salvare i semi dell'orto e la biodiversità
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dipendenze o profitti, bensì fatto in campo aperto, con l’intento di creare solidarietà e
          mutuo sostegno fra gli agricoltori.


          Orti biologici e giardini della biodiversità, strumenti della didattica

          Questo libro, che per la prima volta esce in versione italiana a cura delle nostre due
          associazioni - Civiltà Contadina ed Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate - servi-
          rà prima di tutto per le scuole che hanno organizzato o organizzano un piccolo orto
          biologico nel cortile della scuola, o in un pezzetto di terra adiacente. Queste scuole
          sono a nostro avviso fra le realtà più vive ed interessanti del panorama scolastico ita-
          liano. Per sostenere questo impegno è stata proposta in questi anni l’iniziativa “Orti
          di pace, sentieri della biodiversità, contadini custodi” che vuole mettere in rete tutte
          le realtà scolastiche ed educative che fanno l’esperienza di orto biologico. Fra gli
          obiettivi c’è l’impegno a non disperdere un patrimonio di conoscenze, il promuovere
          incontri fra alunni e agricoltori, il realizzare ricerche sulla cultura della ruralità, il
          conoscere le tecniche di coltura agricola e il realizzare momenti collettivi come le
          piccole fiere degli orti didattici e dei contadini custodi. Le nostre due associazioni
          propongono questa azione per diffondere e sostenere le “colture” e le “culture” agri-
          cole. Per far questo occorre creare sinergie tra gli agricoltori, gli appassionati e le
          scuole. E questo permette di portare avanti tanti piccoli progetti, come il realizzare
          un orto biologico nel cortile della scuola, un giardino botanico, una spirale delle erbe
          officinali, una siepe della biodiversità, un frutteto antico, un pollaio con razze di galli
          e galline in via di estinzione. Il fine che si vuole sostenere è avvicinare i ragazzi alla
          vita rurale e far partecipare gli studenti alle attività agricole quotidiane. La scuola ha
          la possibilità di scoprire così la vera agro-biodiversità: l’insieme di ortaggi, frutti e
          animali che per tanto tempo hanno rappresentato un’unità biologica organizzata per
          l’autosufficienza della famiglia contadina.


          Contadini custodi, salvatori di biodiversità

          Essere contadini in passato, ma spesso anche oggi, provocava disagio, e per qualcuno,
          un senso di vergogna. Per noi ciò è incomprensibile, soprattutto da quando ci siamo
          resi conto delle vere capacità e arti della civiltà contadina, che ha abitato la penisola
          italiana. Essa ha creato una infinità di cose e oggetti che poi la cultura industriale non
          ha fatto altro che scopiazzare e lucrarci sopra. È merito assoluto dei contadini l’aver
          scoperto e selezionato una quantità impressionante di prodotti alimentari, a partire
          da piante selvatiche. Si pensi alle centinaia di cicorie coltivate che sono state create
          in Italia partendo dai ceppi selvatici ancora esistenti in natura. Quasi ogni regione ha
          le sue varietà locali tipiche che non assomigliano più alle parenti selvatiche da cui
          sono state tratte. Lo stesso per gli alberi da frutto, selezionati a partire da selvatici
          cresciuti casualmente da semi e poi selezionati per le loro qualità di sapore, costanza
          produttiva e capacità conservativa dei frutti. Altrettanto si potrebbe dire per le razze
          animali, selezionate per gli usi di trazione o per la loro duplice attitudine di alimento
          e lavoro. Tutto questo lavoro selettivo è avvenuto lentamente, grazie alle mani e allo
          spirito di osservazione degli agricoltori che a scuola non sono potuti andare ma che
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