Page 92 - Maschere_Motta
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Giafar - Djeha


                                                       Giuhà - Hoca - Giufà







                                                                  i parleremo in questa pagina, di un perso-
                                                                  naggio alquanto bizzarro, che da tempo im-
                                                        V V memorabile si aggira per le coste dell’Africa
                                                        settentrionale e in tutta la Sicilia. Si racconta che nel
                                                       suo vagare sia passato anche per Montedoro, lasciando
                                                     storie che lo ritraggono in situazioni alquanto stravagan-
                                                    ti.
                                                      Il personaggio di cui parliamo si chiama in tanti modi
                                                    quanti sono i luoghi che ha frequentato.
                                                      È una maschera popolare araba e di tutto il Mediterraneo;
                                                    la sua figura è viva fino ai nostri giorni poiché incarna il ruolo
                                                    del popolano stupido, ma furbo, che si fa beffe dei potenti.
                                                    Il ciclo delle sue avventure è di chiara derivazione araba (o
                                                    meglio, nordafricana), come dimostra lo stesso nome (che
                                                    nel dialetto palermitano divenne l’abbreviativo di Giovanni).
                                                    Ancora oggi nei paesi del Maghreb esistono cicli di racconti
                                                    che hanno come protagonista Djeha (pron. giuhà), che, con
                                                    il personaggio siciliano della nostra maschera, sicuramente
                                                    condivide una medesima radice popolare nel nome. Infatti
                                                     in Sicilia e più comunemente conosciuto col nome di Giufà,
                                                      o talvolta Giucà.
                                                         Giufà è per tutti sinonimo di stupidità, di inettitudine,
                                                       ma come scrive Sciascia, in Storie di Giufà “Ed. Sellerio”,
                                                       la sua sciocchezza consiste proprio nel non rendersi
                                                       conto di essa, nell’ignorare che le sue azioni, sempre
                                                       dettate da una specie di “demone” della letteralità, sono
                                                          socialmente, rispetto al comune intendere e agire,
                                                          delle sciocchezze.
                                                           Questo demone fa sì che Giufà prenda tutto ciò che

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