Page 91 - Maschere_Motta
P. 91

La Maschera, elemento della finzione scenica, posto sul volto, che vale ad esprimere
                         atteggiamenti svariati durante la rappresentazione. L’etimologia del termine è incerta. Si
                         ritiene generalmente che esso possa derivare da masca, voce dialettale che sta per strega.
                         Una qualche attinenza della maschera con gli elementi del diabolico e, comunque, del mistero
                         lasciano inclinare verso una supposizione del genere.
                           Le origini ci conducono all’antichità preellenica, ma la maschera venne portata al massimo
                         significato nel teatro greco, in quello tragico come in quello comico. Copriva totalmente il
                         volto, dandogli l’atteggiamento richiesto dalla natura del personaggio e dai suoi sentimenti.
                         Munita come era di un particolare congegno metallico, serviva pure come amplificatore della
                         voce e quindi per rendere tragico o addirittura terribile il personaggio.
                           Durante gli anni dei tre grandi tragici subì continue evoluzioni, di cui non possiamo dare conto
                         per mancanza di documentazione, fino a raggiungere il numero di 28 tipi fissi. La maschera
                         comica, invece, faceva la caricatura a dèi ed eroi, fino a che non divenne una deformazione
                         della realtà. Il teatro medievale sacro e profano conobbe certamente la maschera anche contro
                         l’opposizione di chi tentava di proibirne l’uso (Concilio di Laodicea dell’anno 1320). Essa veniva
                         usata nelle “feste dei folli” ma anche in altri tipi di spettacolo a quell’epoca conosciuti.
                           Maschere adoperavano i giullari e, secondo alcuni, questo particolare dovrebbe garantire il
                         rapporto fra la giulleria e gli istrioni dell’età classica. Nel tardo Medio Evo divenne patrimonio
                         degli spettacoli mimici e allegorici e fu assimilata alla celata degli elmi dei guerrieri. Non
                         aveva più aspetto diabolico, al contrario rievocava immagini di paesi orientali o fantastici.
                         La maschera della Commedia dell’Arte era influenzata da elementi regionali oltre che di arti
                         e mestieri. Fu adoperata unicamente dai vecchi e dai servi, i cui caratteri espressivi risultano
                         fortemente accentuati.


















                                                                                                                81
   86   87   88   89   90   91   92   93   94   95   96