Page 52 - Maschere_Motta
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ror di spada le teste degli infedeli, e che un giorno riuscì a catturare il sultano scavalcando
le mura di una fortezza e trascinandoselo dietro per la barba; tale fu la quantità di frecce
che, senza ferirlo, andarono a conficcarsi nella corazza del Matamoro, che i suoi compagni
d’armi, incontrandolo, lo scambiarono per un porcospino.
Nella commedia erudita del secolo XVI, v’era stata la figura del Bravo. Ma questo perso-
naggio è sostanzialmente diverso da quello del Capitano: il Bravo è soldato di ventura, cui
non ripugnano le più basse azioni, spesso servo dei capitani; il Capitano, al contrario, tiene
alla sua nobiltà di sentimenti e diviene oggetto di ridicolo nelle sfide che lancia ma che non
può sostenere per la gran paura che l’assale.
Fra tutte le maschere il Capitano può dirsi quella maggiormente bersagliata dal ridicolo,
senza pietà: esprime un evidente giudizio storico ed anche lo sconforto di una inferiorità
politica, di una condizione servile ed imbelle.
Bartolomeo Colleoni, uno dei più celebri soldati di ventura,
cui s’ispirò il personaggio del Capitano
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