Page 44 - Maschere_Motta
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Bicciolano
e la bella Majin
postandosi a Vercelli s’incontrano altre due ce-
lebri maschere: il Bicciolano e la Bela Majin. L’o-
S rigine del Bicciolano risale, pure in questo caso
con un intreccio tra storia e leggenda, ad un personaggio
che sarebbe vissuto nella città a cavallo tra il 1700 e il 1800.
Si tratta di Carlin Belletti, figura cui si legano ideali come
la rivolta contro i soprusi, il ripudio delle angherie, la ricerca
di un ordine nuovo, più pulito, più sano, più efficiente: un
ordine dove tutti gli uomini siano liberi e rispettati.
Di Carlin Belletti, detto il “Bicciolano”, si narra che fosse
spiritoso, intelligente e pungente. Le sue eroiche gesta
risalgono a quando la rivoluzione francese batteva alle
porte del Piemonte, e Vercelli era governata da una classe
privilegiata che imponeva gravi tassazioni alla popolazione
e spadroneggiava indisturbata in città. Il nostro eroe era
l’impavido portavoce dello scontento popolare.
Ancora oggi, la maschera vercellese è una figura vicina
alla gente comune.
Se nell’800 era il simbolo di rivolta e libertà, ora il Bicciolano
rappresenta la ribellione ai vincoli, alle consuetudini e
alle inibizioni della quotidianità. La sua sposa, la “Bela
Majin”, era una donna di estrema bellezza e si narra fosse
una compagna intelligente, colta e capace di intervenire
sempre, e giustamente, nei momenti opportuni.
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