Page 145 - Maschere_Motta
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Scapino




                                                                 M           aschera  con  carattere  di  secondo  servo. Il

                                                                             nome, che all’origine era Scappino, deriva
                                                                 M dal verbo scappare. È un tipo di maschera
                                                                 brighellesco; come tradisce anche il costume, traffichino,
                                                                 ladro, astuto e spregiudicato.
                                                                  Nel  Seicento  indossava  ancora  il  costume  tipico  degli
                                                                 Zanni, ma a partire dal secolo successivo adoperò quello
                                                                 bianco e verde di Brighella. Il tipo fu portato ad un qual-
                                                                 che livello di notorietà nella prima metà del secolo XVII
                                                                 da Francesco  Gabrielli, famoso  come suonatore di vari
                                                                 strumenti oltre che come attore.
                                                                  Proprio il Gabrielli sostituiva con Scapino taluni caratteri
                                                                 di servi, fra cui Brighella, negli anni intorno al 1624-1625,
                                                                 allorché era in Francia con l’Andreini e il Barbieri.
                                                                  Altri notevoli interpreti della Maschera furono il Bissoni,
                                                                 il Ciavarelli, il Camerani, il Gandini. Scapino deve la sua
                                                                 fortuna a Moliére che lo elesse a protagonista ne Les
                                                                 fourberies de Scapin.
                                                                  Fin dal teatro dell’antichità classica andarono fissandosi
                                                                 alcuni lineamenti di quel carattere di valletto furbo e
                                                                 intrigante, che si ritrovarono poi nella maschera del
                                                                 crudele Brighella, sempre pronto a ricorrere a ogni mezzo,
                                                                 fosse pure il pugnale, pur di realizzare i suoi disegni.
                                                                 Scapino, a differenza di Brighella, è un valletto che si serve
                                                                 tutt’al più di calci e pugni: cinico e calcolatore, sfrutta i
                                                                 deboli e le persone di buone maniere, ma ha terrore della
                                                                 violenza.
                                                                  Di solito, si trova Scapino all’arrivo delle diligenze,
                                                                 pronto ad offrire a tutti i propri gratuiti servigi, col solito
                                                                 inteso  proposito  di  spremere  invece  al  forestiero  quanti
                                                                 più quattrini gli riesce.
                                                                  Sempre domestico, gli accade di cambiar sovente


                                                                                                               135
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