Page 146 - Maschere_Motta
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padrone, ma tant’è intrigante, spiritoso e bugiardo che gli accade comunque di trovarne
       uno nuovo, nonostante goda di una pessima reputazione a causa dei fantasiosi imbrogli
       coi quali riesce a derubare il prossimo.
        Il suo tipo si affermò in Emilia alla fine del ‘500: passato poi coi comici italiani in Francia,
       fu trasfigurato dall’arte di Molière che ne trasse la maschera francese di Scapin, la quale
       riuscì a eclissare del tutto in pochi anni la fama del già popolarissimo Brighella.
        Era alla moda in quegli anni in Francia la maschera di Scaramouche, e Molière aveva
       constatato con dolore che i parigini, attratti dal nuovo idolo, andavano disertando le
       rappresentazioni del suo «Misantropo»: a Scapino egli affidò dunque, e con lusinghiero
       successo, il compito di restituirgli il favore del pubblico.
        Uno dei più noti interpreti di Scapino fu il comico Camerani, mediocre attore, ma
       improvvisatore abilissimo di battute di spirito, che morì nel 1769 per una indigestione di
       pasticcio di fegato d’oca.



















































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