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6 - Assiri, Medi e Persiani Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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        DARIO I E LE SUE RIFORME
        Dario l è ricordato soprattutto per le rifor-  efficiente servizio postale. Numerose
        me con cui diede una nuova organizza-  strade collegavano anche le città e le sa-
        zione all’Impero persiano: divise il Regno  trapie più lontane. Ogni 25 km vennero
        in venti satrapie (nel pieno rispetto delle  costruite stazioni di posta utili al cambio
        differenze etniche e religiose presenti en-  dei cavalli e dei corrieri. La strada più im-
        tro l’Impero), amministrate da funzionari  portante fu la “strada regia” che, esten-
        civili e militari posti sotto l’autorità di un  dendosi per 2600 km, congiungeva Susa
        segretario regio. Coniata una moneta uni-  con la città di Sardi in Asia Minore. L’azio-
        ca, il darico, stabilì una regolare tassazio-  ne di Dario non ebbe altrettanto succes-
        ne annua che gli permise il mantenimen-  so sul piano militare: dovette affrontare la
        to dell’apparato burocratico e dell’eserci-  rivolta delle città ioniche capeggiate da
        to. Il controllo del governo centrale ven-  Atene e fu sconfitto nelle guerre persia-
        ne garantito anche dalla cura del sistema  ne. Durante il suo regno si ribellarono an-
        di comunicazioni e dall’istituzione di un  che Egitto e Babilonia.

      greche dell’Asia Minore e Babilonia (539 a.C.). Tra il 546 e il 540
      a.C. sottomise le province a oriente della Persia sino al fiume
      Iassarte. Morì nel 529 a.C. combattendo contro gli Sciti Massà- La morte di Ciro
      geti. Nella Bibbia è ricordato per aver liberato gli Ebrei prigio- (529 a.C.)
      nieri a Babilonia e aver consentito loro di tornare in patria. Fu
      famoso per la sua tolleranza religiosa, la clemenza verso i vinti,
      la sollecitudine per i sudditi. La sua figura di sovrano ideale fu
      tratteggiata da Senofonte nella Ciropedia. Il figlio Cambise as- Cambise conquista
      soggettò l’Egitto nel 525 a.C. riducendolo a provincia dell’Im- l’Egitto
      pero. Il successore Dario I (re dal 522 al 486 a.C.) si scontrò con
      gli Sciti e i Greci; occupò la Tracia e la Macedonia. Fu duramente La sconfitta di Dario
      sconfitto dai Greci nella battaglia di Maratona nel 490 a.C.  contro i Greci
      (v. cap. 11)
      ■ La decadenza e la rinascita sassanide
      Nei secc. V e IV a.C. la Persia si inserì stabilmente nelle dinamiche La perdita
      politiche e diplomatiche degli Stati greci, tentando di instaurare in- dell’indipendenza
      vano un’egemonia sul mondo ellenico. In seguito venne assogget- sotto Alessandro
      tata da Alessandro Magno e perse la propria indipendenza politica. Magno
      Cominciò allora la fusione culturale con il mondo greco. La dina-
      stia dei Sassanidi, al potere dal 226 d.C., portò a un periodo di ri- La rinascita
      nascita. Dal 636 d.C. la Persia fu terra di conquista degli Arabi che sassanide
      ne iniziarono l’islamizzazione.
      ■ Organizzazione dell’Impero e religione
      Sull’impero persiano governava il “Re dei re”. Egli aveva un po- Il “Re dei re”
      tere assoluto di istituzione divina. Ogni suddito, compresi i più
      alti funzionari, gli doveva obbedienza assoluta. L’Impero era di-
      viso in satrapie, distretti territoriali retti da governatori di nomi- I distretti territoriali
      na regia (i “satrapi”). L’esercito era molto potente ed efficiente:
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