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17      L’assolutismo illuminato



      L’Illuminismo trovò sostenitori ed estimatori fra sovrani e ministri: Federico II
      di Prussia fu il primo a dichiararsi discepolo dei “lumi” e a circondarsi
      di una “corte filosofica”; Voltaire fu un grande ammiratore di Carlo XII
      di Svezia, abile stratega militare. Le riforme promosse dall’assolutismo
      illuminato si svilupparono e furono più incisive in Prussia e negli Stati
      asburgici, vale a dire ove economia, società e cultura erano più arretrate
      che in Olanda, Francia e Inghilterra. Grazie al dispotismo illuminato alcune
      monarchie assolute poterono così recuperare un significativo ritardo rispetto
      ad altri Stati più moderni. In alcuni Stati le riforme si infransero contro
      le strutture e i privilegi esistenti: in Russia le riforme di Caterina II rimasero per
      lo più allo stadio progettuale mentre si aggravò la condizione della servitù della
      gleba. In Francia, Spagna e Portogallo gli influssi illuministici condizionarono
      la politica religiosa dei regnanti, che promulgarono editti per l’espulsione e
      la confisca dei beni dei Gesuiti, mal visti per l’influenza politica del loro ordine.

      L’Austria
      Al termine della Guerra di successione austriaca (1748) Maria  Politica estera
      Teresa vide riconosciuti i suoi diritti al trono. La giovane sovra-  di Maria Teresa
      na, su consiglio del fedele ministro principe Kaunitz-Rietberg,
      partecipò alla Guerra dei Sette Anni che vide la perdita defini-
      tiva della Slesia a vantaggio della Prussia. Partecipò anche alla
      prima spartizione della Polonia (1772) ottenendo la Galizia.
      In politica interna pose le basi per la creazione di uno Stato mo-  Creazione di una
      derno, burocratico e accentrato, senza più i residui feudali dei  nuova burocrazia
      privilegi nobiliari, ma aperto alla nuova classe borghese. Tutta
      la pubblica amministrazione fu riorganizzata con la creazione
      della Cancelleria di Stato e Corte per la gestione della politica
      estera imperiale. Per formare i quadri dirigenti dell’ammini-
      strazione dello Stato e dell’esercito Maria Teresa fondò il colle-
      gio Theresianum e un’accademia militare, regolò inoltre i rap-
      porti fra la Chiesa e lo Stato con una serie di provvedimenti che  I rapporti
      miravano a difendere e rafforzare le prerogative statali (pose li-  Stato-Chiesa
      miti all’entrata in convento e alla donazione di beni ai mona-
      steri, per mitigare il parassitismo del clero regolare). Dopo lo
      scioglimento della Compagnia di Gesù (1773) decretato dal pa-
      pa, ne incamerò i beni e le ricchezze, utilizzate, fra l’altro, per
      la riforma dell’istruzione, la quale prescrisse l’allontanamento
      dei Gesuiti dalle Università e uniformò i programmi. Dal 1765
      assunse come coreggente il figlio Giuseppe II destinato a suc-
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