Page 260 - Storia Tutto
P. 260
16 - L’Illuminismo
IL DISPOTISMO ILLUMINATO
Dall’incontro di due processi storici di- popoli e degli Stati valori quali la libertà,
stinti, l’assolutismo regio e il pensiero il- la tolleranza, la ragione, l’istruzione e l’u-
luminista, nacque il dispotismo illumi- guaglianza. Tale cultura fu determinan-
nato. L’assolutismo aveva portato al pro- te per la formazione di un’opinione pub-
gressivo rafforzamento del potere mo- blica in senso moderno.
narchico, con la centralizzazione degli Il dispotismo illuminato si sviluppò tut-
uffici statali, a scapito dei tradizionali tavia più come risposta a esigenze di
gruppi dirigenti (nobiltà, patriziato, ceti rafforzamento militare e di riorganizza-
mercantili). L’Illuminismo, invece, stava zione amministrativa e finanziaria che
elaborando una nuova cultura che po- come il frutto di una piena adesione dei
neva alla base del progresso civile dei sovrani alle idee dei philosophes.
rale delle istituzioni, è stata un modello essenziale per lo svi-
luppo delle idee rivoluzionarie francesi e per la costruzione del-
lo Stato costituzionale, basato sulla tolleranza, l’avversione al di-
spotismo e la separazione dei poteri.
Il pensiero fisiocratico
La fisiocrazia è una corrente di pensiero economico-politico af- La fisiocrazia e le
fermatasi in Francia nel XVIII sec., che vedeva nella terra e nel- opere di Quesnay
l’agricoltura le fonti reali della ricchezza. Il movimento trae ori-
gine dalle opere di F. Quesnay e, in particolare, dal Tableau
économique (1758), in cui venivano analizzati i vari settori eco- Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
nomici, le loro interconnessioni e i rapporti fra le classi. Con- Contrapposizione
trapposta al mercantilismo allora dominante, la fisiocrazia so- al mercantilismo
steneva che fonte della ricchezza era solo la terra, unica realtà
capace di creare un sovrappiù rispetto al capitale anticipato e
consumato. I produttori agricoli dovevano dunque poter per-
seguire liberamente il proprio interesse, che avrebbe portato a
un aumento della ricchezza generale e al benessere della co-
munità. Il sovrano doveva solo creare le istituzioni per favorire
lo sviluppo del settore primario e unificare le tasse sugli agri-
coltori in un’unica tassa sul reddito.
L’Illuminismo in Italia
In Italia la cultura aveva ripreso vivacità con la formazione di
due importanti centri culturali a Milano e a Napoli. A Milano i A Milano “Il Caffè”
fratelli Pietro e Alessandro Verri avevano promosso la Società
illuministica dei Pugni e fondato un periodico “Il Caffe”. Attor-
no a essi si erano radunati tutti gli illuministi lombardi, da Ce-
sare Beccaria (che pubblicò, nel 1764, la prima opera contro la Beccaria: Dei delitti
tortura e la pena di morte, Dei delitti e delle pene) a P. Frisi, G.R. e delle pene
259