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16 - L’Illuminismo


        IL DISPOTISMO ILLUMINATO
        Dall’incontro di due processi storici di-  popoli e degli Stati valori quali la libertà,
        stinti, l’assolutismo regio e il pensiero il-  la tolleranza, la ragione, l’istruzione e l’u-
        luminista, nacque il dispotismo illumi-  guaglianza. Tale cultura fu determinan-
        nato. L’assolutismo aveva portato al pro-  te per la formazione di un’opinione pub-
        gressivo rafforzamento del potere mo-  blica in senso moderno.
        narchico, con la centralizzazione degli  Il dispotismo illuminato si sviluppò tut-
        uffici statali, a scapito dei tradizionali  tavia più come risposta a esigenze di
        gruppi dirigenti (nobiltà, patriziato, ceti  rafforzamento militare e di riorganizza-
        mercantili). L’Illuminismo, invece, stava  zione amministrativa e finanziaria che
        elaborando una nuova cultura che po-  come il frutto di una piena adesione dei
        neva alla base del progresso civile dei  sovrani alle idee dei philosophes.


      rale delle istituzioni, è stata un modello essenziale per lo svi-
      luppo delle idee rivoluzionarie francesi e per la costruzione del-
      lo Stato costituzionale, basato sulla tolleranza, l’avversione al di-
      spotismo e la separazione dei poteri.

      Il pensiero fisiocratico
      La fisiocrazia è una corrente di pensiero economico-politico af- La fisiocrazia e le
      fermatasi in Francia nel XVIII sec., che vedeva nella terra e nel- opere di Quesnay
      l’agricoltura le fonti reali della ricchezza. Il movimento trae ori-
      gine dalle opere di F. Quesnay e, in particolare, dal Tableau
      économique (1758), in cui venivano analizzati i vari settori eco-  Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      nomici, le loro interconnessioni e i rapporti fra le classi. Con- Contrapposizione
      trapposta al mercantilismo allora dominante, la fisiocrazia so- al mercantilismo
      steneva che fonte della ricchezza era solo la terra, unica realtà
      capace di creare un sovrappiù rispetto al capitale anticipato e
      consumato. I produttori agricoli dovevano dunque poter per-
      seguire liberamente il proprio interesse, che avrebbe portato a
      un aumento della ricchezza generale e al benessere della co-
      munità. Il sovrano doveva solo creare le istituzioni per favorire
      lo sviluppo del settore primario e unificare le tasse sugli agri-
      coltori in un’unica tassa sul reddito.

      L’Illuminismo in Italia
      In Italia la cultura aveva ripreso vivacità con la formazione di
      due importanti centri culturali a Milano e a Napoli. A Milano i A Milano “Il Caffè”
      fratelli Pietro e Alessandro Verri avevano promosso la Società
      illuministica dei Pugni e fondato un periodico “Il Caffe”. Attor-
      no a essi si erano radunati tutti gli illuministi lombardi, da Ce-
      sare Beccaria (che pubblicò, nel 1764, la prima opera contro la Beccaria: Dei delitti
      tortura e la pena di morte, Dei delitti e delle pene) a P. Frisi, G.R. e delle pene
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