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12      Il mondo extraeuropeo



      All’inizio del Settecento gli Europei conoscevano solo una parte relativamente
      piccola dei Paesi extraeuropei. Nonostante le numerose esplorazioni
      geografiche e le spedizioni scientifiche, larga parte del continente africano
      e di quello asiatico era ancora sconosciuto e molto poco si sapeva
      degli usi e dei costumi delle popolazioni che vi abitavano. Le conoscenze
      si limitavano spesso alla parte costiera dei territori, la più importante
      per l’insediamento dei centri commerciali e per la tratta degli schiavi verso
      le Americhe. Nell’America Meridionale la conoscenza delle zone interne
      era legata allo sfruttamento, da parte degli Spagnoli, delle antiche civiltà
      precolombiane e delle ricchezze naturali dei territori. Nell’emisfero australe
      l’Oceania fu scoperta dall’olandese Tasman (1642) che giunse nell’isola
      che poi prenderà il suo nome, in Nuova Zelanda e nell’arcipelago delle Tonga.
      In Asia e nel centro Africa si erano sviluppate fiorenti civiltà e forti apparati
      statali in grado di contrastare la penetrazione europea.

      La diffusione dell’Islam
      Al di fuori dell’Europa il mondo islamico si era diffuso con faci-
      lità sia grazie alle imprese militari sia per opera dei mercanti lun-
      go le rotte commerciali. Sul piano religioso l’islamismo aveva con-
      quistato nuovi territori a oriente con la fondazione in India del
      sultanato di Delhi (1206-1526) poi soppiantato dal grande Im-  Il sultanato di Delhi
      pero musulmano dei Moghul (1526-1858). La conversione dei
      Mongoli all’islamismo aveva permesso un’ulteriore espansione
      dal Marocco ai Balcani, dalla Siria alla regione iranica, dall’Asia
      centrale all’India e all’Indonesia: una sola religione accomunava
      ormai popolazioni differenti per lingua, etnia e costumi. Nel Re-
      gno di Persia la dinastia dei Safawidi (1502-1722), con lo shah  I Safawidi in Persia
      Ismail, aveva sconfitto i Mongoli, riunito il territorio persiano e
      imposto l’osservanza dello sciismo. Durante il regno dello shah
      Abbas il Grande lo Stato persiano si rafforzò e Isfahan fu procla-  Abbas il Grande
      mata capitale del Regno. Nel 1534 le truppe di Solimano il Ma-
      gnifico invasero la Persia conquistando Baghdad e la Mesopota-
      mia: questi territori furono riconquistati dai Persiani all’inizio del
      ’600. Con la fondazione dell’Impero ottomano l’islamismo si dif-
      fuse nella penisola balcanica (nei territori della Serbia e della Bo-
      snia) grazie alla conquista di Costantinopoli (1453) e al crollo del-
      l’Impero bizantino. Durante il regno di Solimano I il Magnifico  Solimano I
      (1520-66) l’Impero aveva rivolto le sue mire all’Occidente cri-  il Magnifico
      stiano contro il quale si era più volte scontrato (v. cap. 11).
                                                                 241  Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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