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10 - La Francia di Luigi XIV


        LA POLITICA RELIGIOSA
        La volontà di uniformità e di controllo in-  terra). In nome dell’ortodossia cattolica
        vestì anche la vita religiosa. Molto dura  Luigi XIV perseguitò anche i Gianseni-
        fu la repressione del calvinismo (attuata  sti, esponenti di una corrente dottrinale
        con la limitazione della libertà di culto e  cattolica in contrasto coi Gesuiti, che po-
        di propaganda, la chiusura delle acca-  ne l’accento sull’illuminazione della Gra-
        demie che formavano i pastori, e con l’al-  zia, sopprimendo il monastero di Port-
        loggiamento delle truppe nelle abitazio-  Royal (1700). Sostenne sempre il diritto
        ni) culminata nella revoca dell’Editto di  dello Stato a intervenire in materia ec-
        Nantes (Editto di Fontainebleau, 1685).  clesiastica, rivendicando le “libertà galli-
        Ciò provocò l’emigrazione di trecento-  cane”, secondo la Dichiarazione dei quat-
        mila ugonotti (in prevalenza borghesi, in-  tro articoli del 1682, ritirata nel 1693
        tellettuali e artigiani) nei Paesi riformati  quando raggiunse un compromesso con
        (Svizzera, Brandeburgo, Olanda, Inghil-  la Curia romana.

      gli Stati moderni, 1673). Come ministro della marina diede no-
      tevole impulso alla marina mercantile e fondò la Compagnia Le compagnie
      delle Indie Occidentalie delle Indie Orientali(1664), del Nord commerciali
      (1669-84) e del Levante (1670-90). Inoltre favorì l’espansione
      coloniale, con insediamenti in Canada e nel Senegal.
      La Guerra di “Devoluzione”
      Luigi XIV, puntando le sue mire verso i territori delle Fiandre
      spagnole, rivendicò l’applicazione della legge di successione del La devoluzione
      Brabante: essa stabiliva che solo i figli di primo letto avevano del Brabante
      diritto all’eredità paterna. Alla morte di Filippo IV re di Spagna
      (1665), Luigi XIV pretese i Paesi Bassi spagnoli in nome della
      moglie Maria Teresa, figlia di Filippo, contro i diritti di Carlo II.
      Nel 1668 Luigi XIV mosse guerra occupando le Fiandre e la Fran-
      ca Contea. La Svezia, le Province Unite e l’Inghilterra, preoccu-
      pate dell’iniziativa francese, strinsero all’Aja la Triplice Alleanza,
      e con la Pace di Aquisgrana (maggio 1668) obbligarono la Fran- La Pace
      cia a restituire alla Spagna la Franca Contea, riconoscendo solo di Aquisgrana
      le conquiste di Tournay, Charleroi e Lille.

      La politica estera
      L’invasione delle Province Unite (1672), preparata con l’appog-
      gio dell’Inghilterra e la neutralità della Svezia e dei principi te-

      Nimega (1678) e l’annessione alla Francia della Franca Contea.
      La politica aggressiva del re continuò con una serie di annessio-
      ni nei Paesi Bassi spagnoli, Lorena e Alsazia. Importanti succes- Annessioni
      si furono conseguiti nel 1681: la presa della città imperiale di
      Strasburgo e della fortezza di Casale in Piemonte (v. cap. 9).
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      deschi (condizioni poi venute meno), si concluse con la Pace di La Pace di Nimega Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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