Page 202 - Storia Tutto
P. 202

2    Lo sviluppo economico e

           demografico del Cinquecento



      Nei primi decenni del ’500 assistiamo alla ripresa della crescita demografica
      e dello sviluppo economico in tutta Europa. Il fenomeno, iniziato nella seconda
      metà del XV sec., prosegue fino agli albori del ’600. L’incremento
      della popolazione non si fonda su innovazioni delle tecniche agricole
      o su miglioramenti delle condizioni igienico-sanitarie ma soltanto su una
      maggiore disponibilità di risorse alimentari. L’economia cinquecentesca è
      infatti fortemente radicata nelle campagne dove vive il 90% della popolazione,
      dedito ad attività agricole e artigianali. Le città sono però in espansione
      grazie alla diffusione di attività: manufatturiere, navali, tipografiche, mercantili
      e bancarie. Nella prima metà del secolo l’aumento della popolazione
      incentiva lo sfruttamento della terra: dissodamenti e bonifiche dei terreni
      incolti e malsani, diboscamento delle zone montane. In Inghilterra si avvia
      il fenomeno delle enclosures, le recinzioni delle terre comuni da destinarsi
      alla coltivazione intensiva. Novità nell’agricoltura e nell’alimentazione verranno
      anche dalla scoperta dell’America, destinata ad avere profonde ripercussioni
      sull’economia europea.

      La popolazione
      La crescita della popolazione europea agli inizi del Cinquecen-
      to non è ancora riuscita a colmare i vuoti provocati dalla peste
      del 1348 e dalle devastazioni della Guerra dei Cent’anni. La si-
      tuazione demografica si presenta con lievi differenze nei vari
      Paesi: emerge come tratto comune una maggiore mobilità del-  Maggiore mobilità
      la popolazione, conseguenza di una società più aperta di quel-  della popolazione
      la medievale all’ascesa sociale e alla mobilità dei ruoli. In Spa-
      gna l’emorragia provocata dalla cacciata degli Ebrei (1492-1496)
      era stata compensata dal grande incremento della popolazione
      castigliana. In Portogallo l’aumento della popolazione era coin-
      ciso con la migrazione interna verso le ricche zone costiere, so-
      prattutto verso la capitale Lisbona. La Francia, con una popola-  La Francia è il Paese
      zione valutata attorno ai 19 milioni di abitanti, è il Paese più po-  più popoloso
      poloso d’Europa. Nella penisola italiana la situazione risulta con-
      traddittoria: alla staticità della Toscana si contrappone la visto-  Contraddittorietà
      sa crescita che si riscontra nelle altre zone, in particolare nelle  della situazione
      isole; il tasso di urbanizzazione è molto alto, tanto che ben cin-  italiana
      que città italiane superano i centomila abitanti: Genova, Vene-
      zia, Milano, Napoli e Palermo. La popolazione dell’area germa-
                                                                 201




















































         Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   197   198   199   200   201   202   203   204   205   206   207