Page 100 - Storia della Russia
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Mosca che divenne (ed è ancora oggi) il più importante istituto di istruzione superiore in
Russia. I suoi creatori furono il colto cortigiano Ivan Šuvalov, un favorito dell’imperatrice
Elisabetta, interessato all’educazione e alla vita intellettuale, e lo straordinario genio
Michail Lomonosov, l’«uomo universale» della Russia. Figlio di un pescatore e mercante
di pesce benestante del Mar Bianco, formalmente un contadino, Lomonosov imparò a
leggere da alcuni parenti e da un prete locale, nascose le sue origini per potere ricevere
un’istruzione secondaria a Mosca, studiò a San Pietroburgo e fu mandato all’università in
Germania. Fu uno dei primi membri russi dell’Accademia delle scienze, che alla metà del
secolo cominciò ad avere tra le sue file anche studiosi nativi, e compì un importante
lavoro pionieristico in una grande varietà di campi (chimica, fisica, storia, grammatica,
poesia di corte, fabbricazione del vetro e mosaico), oltre a occuparsi direttamente
dell’amministrazione dell’Accademia. Lomonosov scalò la tabella dei ranghi, diventando
infine consigliere di stato (rango quinto), nobile e proprietario di servi. La sua fu una
carriera unica, ma comunque sintomatica della rapida evoluzione del periodo.
Accanto alle belles lettres fecero la loro apparizione le prime opere sulla storia della
Russia, parte di un mercato librario in espansione, benché ancora molto limitato, che
includeva anche i primi giornali letterari. Nel 1757 fu fondata un’Accademia delle arti. Le
lingue straniere divennero di moda, prima fra tutte naturalmente il francese, la lingua
dell’eleganza, della diplomazia e di Versailles. (Il latino fu confinato nei seminari
ecclesiastici.) La maggioranza di questi processi riguardò le capitali, la più alta nobiltà e
l’aristocrazia, mentre i nobili di basso rango non erano ancora a loro agio con queste
novità: l’aristocratico di provincia Andrej Bolotov, che in seguito diverrà un famoso
agronomo e memorialista, racconta del suo stupore quando da giovane, durante la Guerra
dei sette anni, vide per la prima volta una libreria piena di volumi a Königsberg.
Nelle famiglie nobili più colte anche alcune donne studiavano le lingue e leggevano
libri, cimentandosi addirittura in ambito letterario. Le prime poesie pubblicate da una
donna, Ekaterina Sumarokova, apparvero nel 1759 sulla «Trudoljubivaja pčela» (Ape
operosa), la rivista del padre drammaturgo Aleksandr Sumarokov. Tutto questo
preannunciò l’ascesa al trono nel 1762 dell’autrice più prolifica del secolo, Caterina II,
un’«intellettuale con la corona».
6. Imperator Vserossijskij. L’aggettivo che indica chi è di etnia russa è russkij. Da Rossija, parola di origine latina per
Russia, derivò la forma aggettivale rossijskij, che si riferisce alla totalità dei paesi e dei popoli sotto il dominio russo.
Questa distinzione non esiste nell’inglese, che usa Russian per entrambe. (NdA) [In italiano questa distinzione è resa
con il plurale nell’espressione «zar di tutte le Russie». (NdT)]