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Unità 13
Roma e il Mediterraneo
9. Inasprimento del dominio romano
Ellenizzazione e dominio Nella prima metà del II sec. a.C., la società romana fu at-
traversata da una vera e propria ondata di ellenizzazione, che suscitò non pochi allarmi
negli ambienti tradizionalisti. Questa apertura alla cultura greca si accompagnò tuttavia
a un dominio sempre più ferreo e cupo.
Spingevano in questo senso la necessità di prelevare maggiori risorse dai sudditi, l’ambi-
zione di generali desiderosi di primeggiare, le pressioni dei pubblicani. Ma furono anche
decisive l’inquietudine e l’incertezza che affliggevano Roma e l’Italia a causa di gravi ten-
sioni sociali.
La Terza guerra punica e gli interventi in Grecia e Spagna La prima vittima fu Carta-
gine. La vecchia nemica di Roma viveva da decenni in una prosperosa tranquillità, inter-
rotta ogni tanto dai contrasti con l’irrequieto regno di Numidia. I danni di guerra erano
stati quasi del tutto pagati e l’economia era completamente riassestata. Si diffuse tuttavia
a Roma il timore che la città potesse riarmarsi e ravvivare le sue gloriose tradizioni belli-
che. Il vecchio Marco Porcio Catone, figura integerrima e autorevole, divenne il paladi-
no della guerra: Cartagine, egli ripeteva, doveva essere distrutta (delenda Carthago) pri- † Ara di Domizio Enobarbo,
ma che fosse troppo tardi. La sua opinione prevalse e i Cartaginesi si videro recapitare part., fine II sec. a.C.
[Staatliche Antikensammlungen,
una serie di ultimatum: accettato il primo, ne fu emesso un altro e dopo questo un altro Monaco di Baviera]
ancora. Quando infine Roma pretese che la città fosse evacuata e ricostruita altrove, i Car- Quattro lastre a rilievo compongono
la cosiddetta ara di Domizio
taginesi si chiusero nelle loro mura e si prepararono all’assedio. La loro eroica resistenza Enobarbo, un grande basamento
durò per ben tre anni (Terza guerra punica, 149-146 a.C.): la città fu espugnata dal con- realizzato per un gruppo di statue.
La lastra di cui l’immagine mostra un
sole Lucio Cornelio Scipione Emiliano, gli abitanti deportati come schiavi, gli edifici ra- particolare rappresenta un corteo
si al suolo, il terreno consacrato agli dèi e destinato al pascolo. marino, con Tritoni e Nereidi, per le
nozze di Poseidone e Anfitrite. Sia la
Negli stessi anni una rivolta dilagata in Macedonia e propagatasi in alcune zone della Gre- ripresa di temi mitologici, sia i
cia provocò un duro intervento romano. Nelle operazioni fu completamente distrutta – moduli stilistici, mostrano un
linguaggio fortemente caratterizzato
lo stesso anno di Cartagine, il 146 – una delle più importanti e prestigiose città greche, dai modelli greco-ellenistici.
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