Page 339 - Profili di Storia
P. 339

P1_Modulo04b.QXD  22-02-2010  11:51  Pagina 324




                                             Modulo 4
                                             Una nuova potenza
                                             mediterranea: Roma



                 SCIENZA                     La tecnica degli accampamenti
                 E TECNICA

                 Q       uando si parla delle vittorie ro-     ® Un

                         mane viene spontaneo pensare
                 all’urto degli eserciti, all’abilità dei genera-  accampamento
                                                             romano
                 li, al coraggio e all’esperienza dei legionari.  Questa
                 Ma i Romani conseguirono tanti successi  ricostruzione è
                 perché capirono come nessun altro popolo  stata realizzata
                                                          seguendo la
                 antico che le vittorie si ottengono anche  descrizione dello
                 con imprese molto meno brillanti ed eroi-  storico greco
                 che delle battaglie: per esempio scavando    Polibio.
                 fossati, piantando palizzate, costruendo ri-
                 coveri.
                 Gli antichi stessi riconoscevano che i Roma-
                 ni erano imbattibili anche perché erano mae-
                 stri insuperati nella disciplina castrorum, l’or-
                 ganizzazione degli accampamenti.
                 Una grande esperienza maturata nel tempo
                 insegnava nei minimi particolari come pro-
                 cedere in questo settore. La prima operazio-
                 ne era la scelta del luogo, che doveva avere
                 alcuni requisiti indispensabili: disponibilità
                 d’acqua e di legna, abbondanza di foraggio
                 per i cavalli, elementi del paesaggio che
                 rafforzavano le difese.
                 Le prime operazioni erano lo spianamento
                 del terreno, lo scavo di un fossato e, imme-
                 diatamente a ridosso, l’erezione di una pa-
                 lizzata che poteva essere dotata di torri e di
                 bastioni.
                 Davanti alla palizzata venivano talvolta sca-
                 vate buche profonde con pali acuminati per
                 ostacolare un eventuale assalto.
                 L’accampamento, solitamente di forma qua-
                 drata o rettangolare, disponeva di quattro
                 porte, una per ogni lato. Lo spazio interno
                 era suddiviso da vie formanti un reticolo il
                 cui aspetto ricordava quello della centu-  potrebbe dire che l’accampamento era una  sidiare i territori conquistati dai Romani,
                 riazione  [®L’impronta di Roma nelle  specie di città.                     ma non del tutto pacificati. Questi campi
                 campagne,p.302].                     Se pensiamo che strutture come queste ve-  avevano ovviamente dimensioni ben più
                 Ogni zona del campo aveva una sua destina-  nivano costruite in poche ore alla fine di una  grandi ed erano spesso costruiti con largo
                 zione, che veniva ripetuta in modo rigoroso:  giornata di marcia, e che spesso venivano  ricorso a opere in muratura. Essi attiravano
                 il quartiere del comandante, il recinto desti-  smontate la mattina seguente o comunque  inoltre un gran numero di civili (contadini,
                 nato alla presa degli auspìci, la tribuna da  dopo pochi giorni, ne deduciamo che anche  mercanti, artigiani, osti, ecc.) che in-staura-
                 dove il comandante amministrava la giusti-  in questo settore l’esercito romano funzio-  vano rapporti economici con i soldati. Nei
                 zia e parlava all’esercito, gli alloggiamenti  nava come una macchina perfetta: ciascu-  pressi dei campi sorgevano piccoli villaggi
                 delle truppe scelte e dei soldati semplici, i re-  no, dal primo degli ufficiali all’ultimo dei  dove si trovavano anche le donne e i figli dei
                 cinti dei cavalli, le latrine, i magazzini, l’in-  soldati, aveva un compito ben preciso, e cia-  soldati: si trattava di famiglie non ricono-
                 fermeria per gli uomini e quella per i cavalli,  scuno agiva in perfetto sincronismo con gli  sciute dalla legge – i soldati in servizio non
                 l’officina per la riparazione delle armi, del-  altri.                     potevano sposarsi – ma che erano comun-
                 l’artiglieria e dei veicoli, il Foro, destinato ad  Oltre a quelli effimeri, che venivano monta-  que tollerate. Tutto questo spiega come mai
                 accogliere le riunioni dell’esercito: ogni ele-  ti e smontati rapidamente, esistevano campi  dai campi militari sorgessero talvolta vere e
                 mento andava collocato al posto giusto. Si  permanenti, che avevano la funzione di pre-  proprie città.



                 324
   334   335   336   337   338   339   340   341   342   343   344