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Unità 13
Roma e il Mediterraneo
da rotazione rispondeva a esigenze di sicurezza: evitava la nascita di poteri locali troppo
forti e di tendenze separatiste.
Per la riscossione dei tributi e per altre attività il governo romano si serviva inoltre del
sistema dell’appalto ai privati. L’operato di quest’ultimi, i cosiddetti pubblicani, diven-
ne presto il principale motivo del risentimento dei provinciali nei confronti del dominio
romano.
Ricchezze dell’impero Con la costruzione del dominio imperiale un intenso afflusso
di ricchezze si riversò a Roma e in Italia. Gran parte di queste risorse servì all’abbelli-
mento urbanistico delle città e alla costruzione di infrastrutture (acquedotti, ponti, stra-
de, ecc.); ma si crearono anche nuove ricchezze private e con esse si diffuse il lusso e il
collezionismo artistico. Lo stile di vita dei Romani cambiava rapidamente.
Una parte della classe dirigente reagì allarmata a questo fenomeno: si temeva che l’enor-
me afflusso di ricchezze corrompesse gli antichi costumi della città, che l’avevano resa
grande e potente. In particolare, si voleva evitare che i senatori romani si tramutassero in
un ceto di affaristi. Un tribuno della plebe del 218 a.C., Quinto Claudio, fece approvare
un plebiscito che vietava ai senatori e ai loro discendenti qualsiasi attività economica al
di fuori dell’agricoltura. Essi, per esempio, non potevano praticare il commercio, posse-
dere botteghe artigianali, partecipare da pubblicani agli appalti, e così via.
La nascita dell’ordine equestre Ebbe così origine l’ordine equestre, chiamato in tal
modo perché vi potevano essere iscritti i cittadini più ricchi che militavano nella caval-
leria, i cavalieri (equites). Un cittadino ricco poteva quindi decidere se svolgere una car-
riera che lo avrebbe portato in senato (e nell’ordine senatorio), rinunciando tuttavia a
svolgere attività lucrati-
ve, oppure se dedicarsi, GUIDAALLOSTUDIO
come membro dell’ordi- 1. Qual era la condizione giuridica
della Sicilia dopo la conquista
ne equestre, agli affari. romana?
La separazione tra questi 2. A quali territori corrispondeva la
Spagna ulteriore?
due ordini avrebbe por- 3. I proconsoli restavano in carica a
tato, in progresso di tem- vita?
4. Chi erano i pubblicani?
po, a forti rivalità di ca- 5. Gli equites si occupavano di
rattere economico e poli- politica?
tico.
® Il ponte Emilio a Roma,
seconda metà del II sec. a.C.
Nel corso del II secolo a.C.,
dopo le vittorie nelle guerre
puniche e in Oriente, a Roma
affluirono grandi ricchezze, che
furono impiegate anche per
abbellire la città e dotarla di
infrastrutture migliori. Furono
costruiti templi, ponti,
acquedotti. L’immagine mostra
uno tra gli esempi pervenutici di
questa intensa attività edilizia: il
ponte Emilio, costruito dai
censori P. Cornelio Scipione
Africano Emiliano, L. Emilio
Paolo e Lucio Memmio.
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