Page 278 - Profili di Storia
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                                                                                            L’Italia e Roma



                        1. Il quadro archeologico

                         Una regione appartata Per la sua posizione geografica, l’Italia restò estranea ai grandi
                        sviluppi che portarono alla formazione delle civiltà orientali e di quella minoica. Ancora
                        per tutto il III millennio a.C. i gruppi umani che popolavano la penisola vivevano allo sta-
                        dio della pietra levigata, o della civiltà «neolitica», e l’età del bronzo ebbe inizio solo nel
                        II millennio. Quando cerchiamo di ricostruire la storia della penisola in questo periodo,
                        la documentazione ci pone di fronte ad alcuni difficili problemi.
                         Omogeneità culturale Per il II millennio a.C. non disponiamo di documenti scritti, ma
                        soltanto di testimonianze archeologiche. Malgrado la grande varietà dei contesti am-

                        bientali, il quadro da esse offerto è talmente omogeneo che un solo termine, quello di cul-
                        tura appenninica, serve a qualificare l’insieme delle testimonianze che nel II millennio so-
                        no state rinvenute nello spazio assai ampio che va dall’Emilia all’attuale Calabria.
                        Si tratta di piccoli insediamenti in capanne o in grotte, i cui abitanti vivevano grazie a un’a-
                        gricoltura di sussistenza, mentre un rilievo maggiore aveva l’allevamento (ovini, caprini,
                        suini). Erano comunità prive di significativi squilibri sociali, con limitati contatti esterni.
                        Un quadro materiale e sociale non diverso ci presenta la cultura delle «terramare», che ha  † Bronzetto nuragico
                                                                                                           [da Uta, Museo Archeologico
                        il suo fulcro in Emilia e fu così chiamata da un’espressione dialettale emiliana che vuol dire  Nazionale, Cagliari]
                        «terra grassa»; quest’ultima si riferisce ai grandi tumuli ricchi di materie organiche dove un  Questo bronzetto, raffigurante un
                        tempo, per difendersi dalle frequenti inondazioni, sorgevano i villaggi. Anche queste co-  guerriero provvisto di spada e di
                                                                                                           arco, documenta il largo sviluppo
                        munità erano prive di squilibri sociali e praticavano l’agricoltura e l’allevamento.  della metallurgia del bronzo presso
                         Presenze «micenee» L’elemento di novità più significativo di tutto il II millennio a.C.  le comunità nuragiche, testimoniato
                                                                                                           anche dalle fornaci e dai depositi di
                        è rappresentato dalla presenza sporadica di manufatti micenei [®5.4] risalenti al XV-XII  materiali non ancora lavorati ritrovati
                        sec. e rinvenuti in Puglia, nelle isole del Golfo di Napoli, nei monti della Tolfa (odierna  nei nuraghi.
                        Toscana), in Sardegna. È probabile che mercanti micenei scambiassero i loro manufatti
                        soprattutto con metalli. La presenza di Micenei, o di mercanti appartenenti ad altri po-
                        poli che portavano in Italia manufatti micenei, è in ogni caso il chiaro segno che il mon-
                        do italico si trasformava e cominciava ad aprirsi sul Mediterraneo.
                        Caratteri fortemente originali ha nel II millennio la cultura nuragica della Sardegna, chia-
                        mata così dai tipici monumenti in pietra, i nuraghi, che in numero di circa settemila pun-




                                                                              √ Le antiche civiltà
                                                                              La cartina illustra le aree di
                                                                              insediamento delle più antiche civiltà
                                                                              presenti nella penisola italica
                                                                              tra II e I millennio a.C.




                                                   MAR ADRIATICO


                                                       Tavoliere
                                         MAR  CIVILTÀ APPENNINICA
                                       TIRRENO
                                                                                    Civiltà nuragica
                                                                                    Civiltà terramaricola
                                                                                    Insediamenti agricoli più
                                                                MAR                 antichi (VI millennio a.C.)
                                                               IONIO                Civiltà villanoviana
                                                                                    Presenze micenee
                                                                                    (XVI sec. a.C.)


                                                                                                                                263
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