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                                             Unità 10
                                             Alessandro e l’ellenismo



                  co, che lanciava fiamme in ogni direzione e  una grande disgrazia per l’Asia. Filippo fu  4. Il tempio dedicato alla dea della caccia, Artemide,
                  poi si spegneva. A sua volta Filippo qual-  raggiunto invece a Potidea, dove aveva ap-  nella città di Efeso in Asia Minore, era uno tra i luo-
                  che tempo dopo il matrimonio sognò di  pena preso la città , da tre messaggi con-  ghi di culto più celebrati dell’antichità. Fu incendia-
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                                                                                           to nel 356 a.C.
                  imprimere un sigillo sul ventre della mo-  temporaneamente: uno gli annunciava che  5. Una città greca posta sull’istmo che congiungeva la
                  glie: l’impronta del sigillo, a quanto gli par-  gli Illiri erano stati sconfitti da Parmenio-  penisola calcidica e la penisola di Pallene. Filippo la
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                  ve di vedere, rappresentava un leone. [...]  ne in una grande battaglia, il secondo che  conquistò, sottraendola al controllo ateniese, e ridus-
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                  Aristandro di Telmesso dichiarò che la  un suo cavallo aveva vinto la corsa ad Olim-  se la sua popolazione in schiavitù.
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                  donna era incinta, poiché nessuno sigilla  pia, e il terzo che gli era nato un figlio. Egli  6. Popolazione stanziata a nord della Grecia su tutta
                  una cosa vuota, ed era incinta di un figlio  si rallegrò, com’è naturale, di queste noti-  la fascia dell’Adriatico orientale, dall’attuale Albania
                                                                                           a sud sino alla penisola istriana a nord.
                  che avrebbe avuto cuore e natura di leone.  zie, ma ancor più lo esaltarono gli indovini,  7. Un  generale  macedone  che  dimostrò  qualità  di
                  [...]                               dichiarando che questo figlio, venuto al  grande stratega combattendo al fianco di Filippo e
                  Alessandro nacque all’inizio del mese di  mondo insieme a tre vittorie, sarebbe stato  poi di Alessandro. Venne fatto giustiziare da que-
                  Ecatombeone , [...] e precisamente il 6,  invincibile.                   st’ultimo nel 330 a.C., perché sospettato di aver pre-
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                  quindi nel medesimo giorno in cui fu bru-                                so parte a una congiura.
                  ciato il tempio di Artemide ad Efeso . [...]
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                  Tutti i magi che si trovavano allora ad Efe-
                  so videro nella distruzione del tempio il se-  2. Uno degli indovini di corte.  GUIDAALLALETTURA
                  gno di un’altra sventura e corsero per la  3. Il primo mese dell’anno, secondo il calendario atti-  1. Quali segni divini accompagnarono la nascita di
                                                                                           Alessandro?
                  città battendosi il viso e gridando che in  co. Corrisponde approssimativamente al nostro mese  2. Insieme con quali vittorie macedoni fu
                  quel medesimo giorno aveva avuto origine  di luglio.                     annunciata a Filippo la nascita di Alessandro?






                                             La giovinezza di Alessandro.Bello,ambizioso e colto

                                             La straordinarietà di un personaggio si doveva manifestare sotto molti profili: l’aspetto, il carat-
                                             tere, le qualità morali e intellettuali, le capacità pratiche. Alessandro, naturalmente, aveva tutto
                                             questo. Anche nel racconto di Plutarco l’eccezionalità emerge come carattere quasi originario del
                                             sovrano macedone, un tratto che si evidenzia nella natura e nelle inclinazioni di Alessandro fin da
                                             ragazzo.



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                  Plutarco, Vita di Alessandro, 4-5; 7-8  dalla temperatura elevata, quasi infuocata,  stimarono che la tanto decantata astuzia di
                                                      del suo corpo... [...] Probabilmente fu il ca-  Filippo non fosse nulla a confronto dello
                  Quale fosse l’aspetto di Alessandro lo indi-  lore del corpo a rendere anche Alessandro  slancio e del desiderio che suo figlio aveva
                  cano soprattutto le statue che gli fece Lisip-  incline al bere e all’ira.  di compiere grandi azioni. Ogni qual volta
                  po , l’unico scultore che fu da lui ritenuto  Mentre era ancora un ragazzo rivelò di sa-  giungeva la notizia che Filippo aveva con-
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                  degno di ritrarlo. Lisippo ha conservato in-  pere dominare i propri sensi. Impetuoso e  quistato una città illustre o vinto qualche
                  fatti con precisione quelle caratteristiche  sfrenato in tutto il resto, era difficile che si  battaglia clamorosa, non si rallegrava pie-
                  della sua persona che la maggior parte dei  lasciasse eccitare dai piaceri corporei e li  namente ad udirla, ma diceva ai suoi coeta-
                  suoi successori e dei suoi amici cercarono in  praticò con molta moderazione. L’ambizio-  nei: «Mio padre prenderà tutto, ragazzi, e a
                  seguito di imitare con particolare cura: e  ne invece lo rese precocemente fermo nelle  me non lascerà nessuna impresa grande e
                  cioè la maniera di piegare il collo, legger-  sue alte risoluzioni e grande di animo. [...]  luminosa da effettuare in vostra compa-
                  mente inclinato verso sinistra, e i suoi occhi,  Una volta in assenza di Filippo accolse lui a  gnia». Non cercava infatti piaceri o ricchez-
                  che erano umidi. [...] Alessandro, a quanto  palazzo gli ambasciatori mandati dal re dei  ze, ma virtù e gloria; perciò stimava che
                  dicono, era bianco di carnagione; alla bian-  Persiani e strinse un’intima amicizia con es-  quanto più grande fosse l’eredità che avreb-
                  chezza mescolava del rosso porporino spe-  si. Le cortesie che usò e le domande che ri-  be ricevuto da suo padre, tanto minori sa-
                  cialmente sul petto e sulle gote. [...] Dalla  volse loro, non su argomenti puerili e futili –  rebbero state le vittorie che lui avrebbe po-
                  sua pelle emanava una dolcissima fragranza  li interrogò sulla lunghezza delle strade nel
                  e il suo alito era profumato, come tutta la  loro paese, sulle condizioni di viaggio per
                  sua carne, tanto che le tuniche leggere che  salire verso l’interno, sul loro re, se era valo-  1. Un grandissimo e celebrato scultore, nato a Sicio-
                  portava ne rimanevano impregnate. Proba-  roso in guerra, e qual era il nerbo delle forze  ne (nel Peloponneso) nel 370 a.C. e attivo nell’età di
                  bilmente ciò derivava dalla complessione e  dei Persiani – li meravigliarono moltissimo;  Alessandro.


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