Page 373 - Storia dell'inquisizione spagnola
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colpiscono solo i recidivi.
Una giustizia difficile da ingannare, che con la sua
sottigliezza dialettica salva la vita agli accusati pur
screditando i loro discorsi: l’atteggiamento dell’Inquisizione
verso le donne, le beatas e le streghe è a questo proposito
rivelatore. Infine, verso gli omosessuali, l’Inquisizione
approfondisce al massimo l’analisi del delitto, lo scompone in
una gran varietà di casi che le leggi civili non avevano
previsto e riserva il suo rigore agli “irrecuperabili”.
Tuttavia questo libro, ben lungi dall’essere una
riabilitazione dell’Inquisizione, fa all’istituzione il più severo
dei processi, l’accusa di peccato contro lo spirito, quello
stesso peccato che il Santo Uffizio perseguitava. Perché
l’Inquisizione non può essere considerata un tribunale come
gli altri.
L’Inquisizione non aveva il compito, come i tribunali civili,
di tutelare le persone e i beni dalle molteplici aggressioni
che essi potevano subire. Fu creata per impedire una
credenza e un culto; col tempo, essa perseguitò altre
credenze ed altri culti. Imprigionò, spogliò, rovinò, disonorò
migliaia di uomini e di donne perché le loro credenze e i loro
riti non erano conformi al solo modello riconosciuto dalla
società cristiana occidentale e di cui il Concilio di Trento,
alla metà del secolo XVI, aveva dato una definizione
completa e precisa. Per estensione, l’Inquisizione perseguitò
e punì i comportamenti che sembravano mettere in causa,
direttamente o indirettamente, i dogmi e la disciplina della
Chiesa romana, si trattasse di parole, di gesti o di
comportamenti sessuali che infrangevano le regole del
celibato ecclesiastico o del matrimonio cristiano.
Ben inteso, l’Inquisizione spagnola non è figlia di padre
ignoto. Essa è l’espressione di una società. I dogmi e la
morale che difendeva erano propri di altri paesi
dell’Occidente cristiano dove non vi furono Inquisizioni,
anche se è vero che questi paesi conobbero violente
persecuzioni religiose, condanne a morte per credenze
religiose eterodosse, per stregoneria o per omosessualità.