Page 315 - Storia dell'inquisizione spagnola
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fino nei più piccoli villaggi.

                  Ma, a proposito, che cosa si nasconde sotto queste parole
               «semplice  fornicazione»?  Di  quale  sessualità  fuori  del
               matrimonio  si  tratta?  Certamente  non  di  quella  che  oggi
               definiremmo liberazione sessuale. È unico, almeno a Toledo,
               il caso di quel bracciante, quasi nostro contemporaneo, che
               dichiarava: «Non è peccato fare all’amore con una donna, sia
               essa  nubile,  vergine  o  sposata,  senza  pagarla,  senza

               mentirle,  senza  prometterle  niente,  purché  essa  vi
               acconsenta liberamente. Poiché la donna non possiede altro
               che  il  suo  corpo;  ma  di  esso  può  disporre  liberamente».
               L’immagine  che  risulta  dal  confronto  sistematico  delle  406
               formule  tratte  dalle  relazioni  di  cause  di  Toledo  è  ben
               diversa. In 186 casi si tratta, senza possibilità di dubbio, di

               giustificare  il  rapporto  con  le  prostitute:  «non  è  peccato
               andare  a  trovare  le  “donne  di  mondo”  o  le  “donne  di
               mestiere”,  o  le  “donne  delle  case  chiuse”  o  ’le  prostitute”
               (tutte  espressioni  equivalenti),  a  condizione  di  pagare».
               Questo  luogo  comune  del  pagamento  è  fondamentale,  e  a
               volte espresso con grande forza: «Non è peccato, a patto di
               pagarle  per  il  loro  lavoro,  come  si  pagano  gli  operai  che

               zappano  le  vigne».  La  donna  pubblica  è  considerata  una
               specie  di  commerciante,  forse  un  po’  particolare,  e  le
               relazioni  con  lei  una  prestazione  d’opera  priva  di  ogni
               carattere di biasimo. Il frequentarle è tutt’al più un peccato
               veniale:  «che  si  cancella  con  un  po’  d’acqua  benedetta»;  e
               ancora  non  siamo  sicuri  che  quest’ultima  interpretazione

               non sia un frutto della propaganda inquisitoriale. Il fatto è,
               come  dice  uno  degli  incriminati,  che:  «è  meglio  fare
               all’amore con queste donne libere che vivono del loro corpo,
               che violentarne una per strada». «È Dio che vuole l’esistenza
               di  tali  donne  per  evitare  mali  peggiori.»  «È  il  re  che
               autorizza le case di tolleranza [...]. Ora, chi osserva la legge
               del re osserva la legge di Dio». La sessualità, specialmente

               quella  dei  giovani  celibi  sessualmente  maturi,  è  pericolosa
               per  le  ragazze  di  famiglia  e  per  le  donne  sposate.  La
               prostituzione  è  una  valvola  di  sicurezza,  uno  sfogo  che
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