Page 312 - Storia dell'inquisizione spagnola
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generalizza l’operazione. Con le Cartas acordadas del 20
novembre 1573 e del 20 novembre 1574, ordina di
perseguire la semplice fornicazione secondo la procedura
prevista per l’eresia e di includerla nei delitti enumerati
nell’editto di fede, segno inequivocabile che una volontà
cosciente sostiene l’azione inquisitoriale.
La spiegazione di tutto ciò ci sembra chiara al punto in cui
siamo arrivati: è una conseguenza del Concilio. Che il reato
abbia, almeno all’inizio, una certa coloritura protestante non
è un fatto che ci smentisce. Nel 1582, per esempio, il
tribunale di Logroño qualifica luterane le parole di Pedro
Cameno il quale sosteneva che: «è un peccato veniale e non
mortale fare all’amore con una prostituta». Conosciamo
d’altronde dei casi in cui la semplice fornicazione rientra nel
quadro clinico del protestantesimo, come quello di Diego de
Cabañas, accusato nel 1561 di parlare male del papa e delle
bolle, ma anche di dire che il peccato carnale non è così
grave. Ancora nel 1570, Miguel de Assiayn dichiara che fra i
luterani il fratello va a letto con la sorella, la figlia con il
padre, l’amico con l’amica, il vicino con la vicina, i parenti
con i parenti, che tutti si conoscono carnalmente, che va
benissimo così, e che è un peccato che non si possa farlo in
Spagna. «Non m’importerebbe affatto che mia moglie
facesse all’amore con un altro, soggiunge; i luterani di
Francia lo fanno, è una buona abitudine e una buona
legge» . Associazione di idee che il Santo Uffizio si guarda
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bene dallo smentire, ma che è del tutto secondaria rispetto
all’influenza del Concilio. Approfondiamo l’esempio di
Toledo.
Processi per bigamia