Page 320 - Storia dell'inquisizione spagnola
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pagato, un reale, e che pagando non era peccato. Felipe de

               Salamanca mi ribatté: “Fai attenzione, tu sbagli”...»
                  Il  fatto  fa  il  giro  del  paese.  Se  ne  discute  fino  nei  borghi
               vicini.  I  testimoni  riferiscono  il  caso  al  parroco.  Lasciamo
               parlare quest’ultimo: «Ho saputo questa storia da Felipe de
               Salamanca  che  mi  informò,  nella  mia  veste  di  pastore,
               perché  vi  ponessi  rimedio.  Mi  chiese  se  era  obbligato  a
               denunciarla  al  Santo  Uffizio».  Intorno  al  1585,  dunque,  ai

               piedi  della  Sierra  di  Guadarrama,  si  sa  perfettamente  che
               l’Inquisizione  condanna  la  semplice  fornicazione.  «Io  gli
               risposi  che  se  il  reo  ci  andava  da  solo,  non  era  necessario,
               perché lo scopo dell’Inquisizione è di castigare i colpevoli, e
               così  egli  sarebbe  stato  punito.  Ma  se  il  colpevole  non  ci
               andava  o  se  tardava  a  farlo,  allora  il  suddetto  Salamanca

               sarebbe  stato  obbligato  a  denunciarlo  sotto  pena  di
               scomunica  maggiore.»  Salamanca  fa  la  commissione  a
               Montero,  che,  dopo  essersi  fatto  un  poco  pregare,  va  a
               denunciarsi a Toledo fra la curiosità generale, munito di una
               lettera  del  suo  parroco  che  spiega  il  caso  ai  giudici
               testimoniando  della  buona  condotta  del  colpevole.  Se  dopo
               un tale scalpore tutto il villaggio non era convinto... .
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                  Quali furono i risultati di questa campagna? Abbiamo visto
               gli  indizi  che  inducono  a  credere  che  fu  coronata  da  un
               discreto  successo.  Ma  si  è  riusciti  a  confinare  la  sessualità
               nei  rigorosi  limiti  del  matrimonio?  Nel  1623,  Filippo  IV
               abolisce le case di tolleranza in tutto il regno. La misura è
               puramente  teorica,  è  probabile  però  che  non  sarebbe  stata

               presa  senza  la  preparazione  preventiva  della  campagna
               inquisitoriale.
                  Bigamia, semplice fornicazione... L’azione del Santo Uffizio
               in  materia  sessuale  rimane  però  sempre  sul  piano  dei
               principi. Nella seconda metà del Cinquecento il Santo Uffizio
               persegue senza tregua tutto ciò che si oppone alla dottrina
               cattolica, recentemente precisata, su ciò che deve essere il

               matrimonio cristiano, provocando un ritorno di fermezza su
               alcuni principi che la Chiesa non ha creato, ma che applica
               in  modo  nuovo.  Quali  saranno  le  ripercussioni  sul
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