Page 319 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Non  tutti  si  arrendono  così  facilmente  agli  argomenti

               dell’autorità.  Alcuni  rifiutano  caparbiamente  di  dover
               considerare peccato un comportamento che a loro sembrava
               naturale,  e  cercano  ovunque  delle  giustificazioni.  Ne
               abbiamo  vista  qualcuna.  Ma  l’argomentazione  principale  è
               tratta dalla Genesi: «Dio ordina di moltiplicarsi.» Qui viene
               citato  un  racconto  di  cui  abbiamo  trovato  almeno  dodici
               versioni  nelle  carte  inquisitoriali  di  Toledo  e  che  funziona

               come mito giustificativo: «Quando Dio andava per il mondo
               con  i  suoi  discepoli,  un  giorno  san  Pietro  si  fermò  in  una
               locanda.  Cristo  sapeva  dov’era.  Discese  dunque  nella
               cantina, e lì, dietro le botti, Pietro e la fantesca facevano la
               bestia a due dorsi. “Pietro, cosa fai? – Signore, moltiplico. –
               Bene,  finisci  e  raggiungici.”  Come  vedete,  non  era  un

               peccato. Cristo stesso lo approva». Ovviamente, per il Santo
               Uffizio, il solo racconto di questa storia era già un reato.
                  A poco a poco però le pressioni raggiungono il loro scopo.
               La  liceità  della  semplice  fornicazione  non  è  mai  stata
               unanime. Essa perde terreno, soprattutto  quando  una  forte
               pressione  sociale  comincia  ad  esercitarsi  sulle  persone
               maggiormente inserite nella loro comunità. Ascoltiamo Juan

               Montero,  il  locandiere  di  Moralzarzal:  «La  domenica  di
               Lazzaro,  due  giorni  fa,  me  ne  andavo  con  la  mia  carretta
               lungo  la  strada  di  Navalcarnero,  in  compagnia  di  Andres
               Benito,  quando  mi  imbattei  in  due  donne».  Due  donne
               sconosciute  sole  sulla  strada;  non  occorre  chiedere  la  loro
               professione. In breve, egli fece all’amore con loro.

                  «Al  ritorno,  Felipe  de  Salamanca  che  veniva  con  noi,  ci
               precedette  al  paese  e  disse  a  mia  moglie  di  prepararmi  un
               buon  pranzo,  che  ne  avevo  bisogno,  perché  avevo  fatto
               all’amore  con  una  donna  per  strada.  Al  mio  arrivo,  una
               ventina  di  persone,  clienti  dell’osteria,  cominciarono  a
               prendermi in giro: Come, con la moglie che avevo, andavo a
               cercare altre donne?». Questo, sia detto incidentalmente, ci

               conferma  che  ci  sono  delle  norme  di  comportamento
               sessuale  che  la  comunità  s’incarica  di  far  rispettare.  «Io
               risposi che, se l’avevo fatto, l’avevo fatto bene, perché avevo
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