Page 153 - Storia dell'inquisizione spagnola
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un segno dell’orientamento politico della Spagna in quel
periodo . Ma alla fine del regno di Filippo III, il Santo
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Uffizio prese coscienza del pericolo rappresentato dai
marrani, come dimostra il numero crescente dei giudeizzanti
agli autodafé. Nell’autodafé del 2 dicembre 1625 a Cordova,
su quarantacinque condannati trentanove erano di origine
portoghese e quattro di essi furono rimessi al braccio
secolare. Negli anni 1623-1624, la causa Enríquez danneggiò
i conversos stabilitisi a Valladolid e nella intera regione.
Questa città, capitale del regno fra il 1601 e il 1606, era
stata uno dei principali centri di raccolta dei marrani
portoghesi. Nel 1622 il medico del duca d’Alba, Jorge
Enríquez, moriva, e, secondo testimonianze anonime, veniva
seppellito con il rito ebraico. Ne seguì l’arresto di tutta la
sua famiglia e quello di alcuni amici.
Furono quindi imprigionati per giudaismo; la vedova, doña
Bianca Gomez, il figlio don Diego, monaco francescano, doña
Isabela e suo marito Andrés Lopez de Fonseca, corregidor,
abitante ad Alba de Tormes, doña Violante e suo marito
Diego Gomez de Fonseca, medico ad Alba de Tormes; doña
Ana Rodriguez, vedova abitante ad Alba de Tormes e Isabel
de Paredes, accusate ambedue di aver preso parte alla
sepoltura del defunto secondo il rito ebraico. Isabel de
Paredes, della quale non si conoscono i legami di parentela