Page 152 - Storia dell'inquisizione spagnola
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all’annessione del Portogallo, i tre tribunali di Lisbona,
Evora e Coimbra celebrarono insieme solo 34 autodafé, per
un totale di 169 casi rimessi al braccio secolare e 1.998
penitenti, una percentuale piuttosto bassa per un paese che
aveva una numerosa comunità di conversos, ossia un quinto
della popolazione. La situazione si rovesciò nel 1580, sotto il
governo dell’arciduca Alberto d’Asburgo, governatore e
Grande Inquisitore del Portogallo. In quell’anno ebbero
luogo 34 autodafé che condannarono al rogo 222 persone. Di
fronte a questo pericolo i « marrani » cercarono rifugio in
Spagna, dove la situazione economica era favorevole per
loro. I nuovi possedimenti d’America avevano dato impulso a
un florido commercio e benché fosse stato proibito ai
conversos di emigrare nelle Indie, molti si stabilirono a Città
del Messico e a Lima, dove spesso costituirono l’oligarchia
mercantile.
Fino al 1624 gli esuli portoghesi vissero in pace grazie
anche alle grandi cifre versate alla corona, che si trovava
allora in gravi difficoltà economiche: nel 1601 ottennero
l’abolizione di alcuni impedimenti all’immigrazione pagando
1.860.000 ducati e, nel 1605, un decreto pontificio accordò
loro una indulgenza generale per tutti i peccati commessi.
L’Inquisizione rispettò questa tregua: così a Siviglia, per
esempio, dove la comunità marrana era influente, fra il 1606
e il 1612 il tribunale giudicò pochi casi. Ci furono solo due
condanne a leggere pene: quella di Geronimo Rodriguez
Pardo, un giovane di 21 anni che si denunciò
spontaneamente nel 1606. Egli fu riconciliato con sei mesi di
istruzione religiosa in un convento, ma perse i suoi beni; e,
nel 1612, quella di una donna che, dopo aver confessato
sotto la tortura, fu riconciliata con la confisca dei beni, due
anni di carcere di cui uno di recogimiento e il bando da
Osuna per sei anni. Nel 1606 il processo di Hernán Perez
accusato davanti al vescovo di Porto Rico, si concluse con la
sua scarcerazione e la restituzione dei beni sequestrati al
momento del suo arresto. Negli anni 1607, 1608, 1610, e
1611 gli inquisitori non processarono alcun converso il che è