Page 85 - Per la difesa dello Spiritismo
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contradditore, che, cioè, «i fantasmi dei viventi sono frequenti nella
          casistica   metapsichica»,   non   è   una   obbiezione,   non   è   una
          confutazione,   ma   unicamente   una   constatazione   dell’esistenza   di
          fenomeni che nessuno ha mai pensato di contestare.
                 E   qui,   a   titolo   di   ragguaglio   complementare   sul   tema,
          aggiungo che nelle mie classificazioni di casi, si rinvengono cinque
          episodi di morenti ai quali apparvero fantasmi di persone che i
          presenti ritenevano viventi. Sennonché, in tutti e cinque i casi, risultò
          che le persone visualizzate dai degenti erano morte da poco tempo
          (da nove giorni a cinque mesi), e ad insaputa di tutti i presenti,
          incluso naturalmente il moribondo. Tale circostanza è indubbiamente
          notevole, e vale ad aggiungere efficacia all’eloquentissima prova
          negativa di cui si tratta; prova negativa che vale più di qualsiasi altra
          affermativa   in   dimostrazione   della   tesi   da   me   propugnata.   Ciò
          stabilito, concludo nei termini seguenti: «Posto che in base all’analisi
          comparata dei fatti, risulta che nei fenomeni delle “apparizioni dei
          defunti al letto di morte” non si realizzano interferenze di apparizioni
          di   “fantasmi   di   viventi”,   laddove   simili   interferenze   dovrebbero
          realizzarsi con frequenza qualora le apparizioni in esame risultassero
          una   “proiezione   del   pensiero   del   moribondo”,   ne   consegue   che
          quest’ultima  ipotesi decade inesorabilmente; e così essendo, non
          rimane che una sola ipotesi capace di spiegare complessivamente i
          fatti: quella per cui si afferma che le apparizioni dei defunti al letto di
          morte sono manifestazioni obbiettive ed estrinseche a tutti i presenti;
          o, in altri termini, che nelle apparizioni stesse debbono ravvisarsi le
          autentiche personalità spirituali dei defunti visualizzati dal morente o
          dai presenti.
                 Osservo   inoltre   che   le   considerazioni   esposte   valgono   a
          demolire un’altra obiezione che il Sudre mi rivolge sul medesimo
          argomento. Egli dice:
                 «Infine, come argomento supremo , il Bozzano scrive: “Salvo
          rarissime eccezioni, è sempre il fantasma dell’agente che si manifesta
          al percipiente, laddove nel caso delle apparizioni dei defunti al letto
          di   morte,   la   regola   altrettanto   indiscutibile   è   diametralmente
          opposta”. Questo argomento decade come gli altri non sì tosto si


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