Page 146 - Per la difesa dello Spiritismo
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umano   e   la   concentrazione   dell’attenzione   esercitano   sulle   forze
          esteriorate. Così mentre una mano materializzata scriveva in luce al
          cospetto del Livermore, questi veniva esortato «a non guardare con
          troppa insistenza il fenomeno, bensì per brevi momenti alla volta,
          onde non disturbare con lo sguardo la forza in azione»; e in altre
          circostanze   si   esortavano   gli   sperimentatori   a   chiudere
          temporaneamente gli occhi: «Il dottor Franklin ci avvertì di chiudere
          gli occhi per un istante; quando li riaprimmo, lo vedemmo in piedi
          sulla sedia, di dove troneggiava come una statua su di noi». E più
          oltre: «A un dato momento mi si chiesero dei fiammiferi, e ci si
          avvertì di chiudere gli occhi».
                 Ecco   un   esempio   analogo   tratto   dalle   sedute   col   Moses:
          «Chiesi che una luce fosse portata vicina al mio volto. “Mentor”
          consentì, e  mi invitò a chiudere gli occhi. Quando mi disse di
          riaprirli,   vidi   a   me   di   fronte,   a   pochi   centimetri   dal   volto,   una
          splendida luce avente la forma e il volume di un globo comune per
          lampada». (dott. Speer in «Proceedings», vol. IX, p. 275).
                 E alla forza neutralizzante dello sguardo e dell’attenzione, fa
          riscontro quella dei temperamenti e loro relativa sfera di emanazioni
          vitali.  Al   qual   proposito   appare   istruttivo   l’episodio   narrato   dal
          Livermore circa l’effetto contrariante che la presenza di Mr. Groute
          produceva   sulla   estrinsecazione   dei   fenomeni:   «Con   Mr.   Groute
          nell’altra camera, la luce brillava del consueto splendore, ma se
          questi si avvicinava, la luce si affievoliva a misura ch’egli avanzava,
          e per converso, ridiveniva brillante a misura ch’egli si allontanava».
                 Analoghi effetti si realizzavano col Moses ad ogni volta che
          s’introducevano   persone   nuove;   dimodoché   le   personalità
          medianiche   finirono   per   consigliare   i   componenti   il   gruppo   a
          rimanersene in pochi onde non compromettere la progressione dei
          fenomeni. E analoghe perturbazioni fenomeniche si riscontravano
          con Home e con l’Eusapia Paladino; come, del resto, si riscontrano
          con   tutti   i   mediums;   e   deve   ascriversi   a   tale   peculiarità   della
          fenomenologia medianica, peculiarità per la quale si determinano
          gradi   disparatissimi   di   affiatamento   tra   un   gruppo   e   l’altro   di
          sperimentatori, se le risultanze conseguite col medesimo medium si


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