Page 95 - Un fisico in salotto
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Le macchie solari


          Qualche anno fa mi sono trovato a Bologna, ospite di amici. Bologna è, come tutti
          sanno,  bellissima.  In  particolare,  sono  rimasto  affascinato  da  San  Petronio:  la
          basilica che è il simbolo della città.
             Sul tetto dell’edificio è praticato un piccolo foro (non so quanto misuri in realtà
          perché  non  ho  potuto  salire  sul  tetto!  Ma  penso  che  si  tratti  di  una  decina  di

          centimetri di diametro).  La luce del  Sole passa attraverso il foro e si proietta sul
          pavimento. Su questo, di fatto, appare non una semplice macchia luminosa ma una
          vera  e  propria immagine  del  Sole  (anche  se  un  po’  sfuocata).  Il  motivo  è  molto
          semplice: il foro e tutta la cattedrale sono in pratica una immensa camera oscura.
             Forse vi sarà capitato di giocare da ragazzi con una camera oscura. È del resto
          molto semplice fabbricarsene una: basta prendere una scatola da scarpe (con relativo
          coperchio!) e da un lato praticare un piccolo foro, che diventa proprio l’obiettivo di

          quella che è in realtà l’antenata di una odierna macchina fotografica.
             Dalla parte opposta si deve ritagliare il cartone e rimpiazzarlo con un foglio di
          carta traslucida, come quella che usano gli architetti o gli ingegneri. Orientando la
          scatola a nostro piacimento, vedremo sulla carta traslucida gli oggetti che ci stanno
          di  fronte  come  in  una  diapositiva.  Si  tratterà  di  immagini  rovesciate,  con  alto  e
          basso, sinistra e destra scambiate. Ma credo che nessuno possa rimanere indifferente

          al fascino di questo giocattolo.
             L’effetto di camera oscura è osservabile a volte quando di giorno si chiudono le
          tapparelle  della  nostra  camera  e  rimane  qualche  piccolo  spiraglio.  Sul  soffitto
          vediamo la strada sotto casa attraversata dalle automobili e dai passanti. Anche in
          questo  caso  le  immagini  non  sono  molto  nitide,  ma  chissà  quante  volte  ci  sarà
          capitato  di  stare  fermi  a  guardare  affascinati  questo  spettacolo  ‘televisivo’ ante
          litteram.

             A  volte  ci  capita  anche  di  vedere  la  luce  del  Sole  che  si  proietta  sul  suolo
          passando attraverso le foglie degli alberi. Vediamo a terra tanti ‘cerchietti’. Queste
          sono vere e proprie immagini del disco solare, anche se non ci facciamo caso: gli
          interstizi tra una foglia e l’altra producono infatti un effetto di camera oscura.
             Durante un’eclissi parziale, il Sole è soltanto ‘intaccato’ dal disco lunare. Se in

          un’occasione del genere guarderete verso il suolo vedrete, in corrispondenza delle
          foglie, tanti cerchietti a loro volta intaccati da un’ombra.
             Con  il  Sole  che  splende,  la  cattedrale  di  San  Petronio  diventa  una  grande
          meridiana. Anzi, è la più grande meridiana esistente.
             Proprio  dalla  posizione  dell’immagine  solare  sul  pavimento  possiamo  leggere
          l’ora con soddisfacente precisione. L’immagine del Sole non risulta circolare, con un
          diametro  che  misurerebbe  circa  un  metro;  ma  ha  la  forma  di  un’ellisse  piuttosto
          allungata poiché la luce cade obliquamente sul pavimento della cattedrale.

             L’immagine può rivelare la presenza delle macchie solari: può capitare di vedere
          infatti una specie di ‘sfumatura’ oscura nel mezzo del disco solare. Si tratta di una
          sfumatura  perché,  come  abbiamo  osservato,  le  immagini  non  sono  nitide.  Lo
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