Page 71 - Un fisico in salotto
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Insuperabilità della velocità della luce


          Con  il  discorso  che  segue  non  arriveremo  a  una  dimostrazione matematica
          dell’insuperabilità  della  velocità  della  luce;  ma  spero  di  fornirvi  argomenti
          plausibili a questo proposito.
             Se avete accettato il fatto che massa ed energia vanno di pari passo, secondo la
          formula E=mc, non deve sorprendervi il fatto che esista un limite per la velocità che

          possiamo imprimere a un certo oggetto. Arriviamo per gradi a capire la questione.
             A un oggetto che procede con velocità via via crescente compete un’energia che è
          altrettanto via via crescente. Ci ricordiamo infatti, dal liceo, dell’energia cinetica
          che compete a un corpo? Essa è proporzionale al quadrato della velocità.
             Questo è peraltro il motivo per il quale è pericoloso andare a forte velocità in
          automobile. Se andiamo a 50 Km/h noi, con la nostra automobile, abbiamo una certa
          energia  cinetica;  se  andiamo  a  100 Km/h  abbiamo  un’energia quadrupla.  In  un

          malaugurato  impatto  con  un  ostacolo,  si  ‘scaricherebbe’  un’energia quadrupla  di
          quella che avremmo avuto andando solamente a 50.
             D’altra parte l’equazione E=mc ci dice che se aumenta l’energia aumenta anche la
          massa  della  nostra  automobile!  Proprio  così:  a  mano  a  mano  che  la  velocità
          dell’automobile aumenta, aumenta anche la sua massa.
             Come  al  solito  non  c’è  da  preoccuparsi  quando  le  velocità  in  gioco  sono

          piccolissime  rispetto  alla  velocità  della  luce.  Se  la  nostra  automobile  pesa  una
          tonnellata quando è ferma, a 100 Km/h continua a pesare una tonnellata; anche se a
          rigore essa pesa leggermente di più: dell’ordine di qualche frazione infinitesimale di
          grammo, della quale ovviamente non ci accorgiamo assolutamente.
             Scommetto che avete già capito dove voglio arrivare!
             Supponiamo  di  continuare  a  premere  sull’acceleratore  nel  tentativo  di
          incrementare indefinitamente la velocità.

             A mano a mano che la velocità diventa non più trascurabile rispetto alla velocità
          della  luce  (!),  la  nostra  automobile  sta  gradualmente  diventando  pesante  come  un
          autotreno con rimorchio e ancora di più! Il motore continua a spingere, certamente;
          ma si trova dopo un po’ a dover spingere... una portaerei!
             Certo,  in  linea  di  principio,  il  motore  riesce  a  incrementare  la  velocità:  ma  di

          pochissimo. Alla fine, ci accorgeremo che esiste di fatto un limite alla velocità che
          riusciamo a raggiungere.
             In fisica si dice che esiste dunque un limite asintotico alle velocità che si possono
          imprimere a un qualsiasi corpo materiale.
             Se vi fosse venuta voglia di iscrivervi a fisica, magari proprio qui alla Sapienza
          per  capire  meglio  come  stanno  le  cose,  vi  trovereste  davanti  a  un  calcolo
          semplicissimo che mostra qual è questo valore asintotico: la velocità della luce.
             Se  non  vi  ha  convinto  l’argomento  dell’automobile,  potrete  comunque  rendervi

          conto  che  un  progressivo  aumento  della  massa  implica  necessariamente
          l’impossibilità di raggiungere velocità comunque elevate. Basta tornare un momento
          all’esempio del carrello che spingiamo in un supermercato.
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