Page 70 - Un fisico in salotto
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Il planetario


          Ricordo che alle scuole elementari il Maestro ebbe l’iniziativa di portare la classe
          al planetario. Planetario era il nome di un cinematografo che si trovava a Roma in
          via Vittorio Emanuele Orlando, vicino alla Stazione Termini.
             Il nome era stato adottato per la presenza di un bellissimo strumento didattico che
          si chiama proprio ‘planetario’. Quel locale non era infatti nato come cinematografo

          e,  d’altra  parte,  non  aveva  proprio  la  struttura  di  un  cinematografo:  la  Sala  della
          Minerva,  alle  Terme  di  Diocleziano,  era  di  forma  circolare  e  il  soffitto  aveva  la
          forma di una cupola semisferica.
             In  mezzo  alla  sala  era  installato  il  planetario:  uno  strumento  ottico  enorme,
          costruito dalla famosa casa Zeiss di Jena (Germania), che proiettava l’immagine del
          cielo notturno sulla volta della cupola.
             Ricordo la meraviglia di quello spettacolo. Nel buio assoluto della sala si aveva

          la  netta  sensazione  di  trovarsi  in  aperta  campagna,  in  una  notte  limpida  piena  di
          stelle, sullo sfondo del tenue chiarore della Via Lattea.
             Tornai  più  volte  in  quella  sala,  soprattutto  quando  ero  studente  di  liceo,  per
          seguire le lezioni di astronomia che, in quell’ambiente così suggestivo, erano tenute
          dal professor Renato Cialdea (scomparso nel 2010), della Sapienza.
             Oggi  lo  strumento  della  Zeiss  è  conservato  come  un  cimelio  all’ingresso  della

          sede  attuale  del  planetario,  che  si  trova  all’EUR.  È  stato  rimpiazzato  da  uno
          strumento moderno molto più sofisticato che però non ha lo stesso fascino...
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