Page 28 - Un fisico in salotto
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come avveniva a ruota ferma: già, perché nel tempo intercorso fra andata e ritorno
del raggio luminoso, è possibile che il dente vicino all’interstizio abbia preso il suo
posto. Affinché ciò avvenga è necessario che la ruota giri con una velocità
opportuna. In queste condizioni, sullo schermo non osserviamo più la luce proiettata
dal laser.
A questo punto non voglio annoiarvi con formule, ma è chiaro che abbiamo tutti gli
elementi per ricavare il valore della velocità della luce. Non sono tante le cose che
dobbiamo conoscere ed è facile elencarle: la distanza tra ruota dentata e specchio,
ovvero la distanza che la luce ha percorso tra andata e ritorno; poi occorre sapere il
diametro della ruota dentata, la distanza che c’è fra un dente e l’altro e la velocità di
rotazione nelle condizioni per le quali non si osserva il punto luminoso proiettato dal
laser. Tutte cose che possiamo facilmente valutare. Da questi ultimi dati è semplice
ricavare quanto tempo impiega la luce per fare il percorso di andata e ritorno e
quindi, poiché già sappiamo a che distanza è posto lo specchio, la velocità con la
quale si è propagata.