Page 138 - Un fisico in salotto
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Un breve intervallo di scienza e di storia


          Con le grandi acquisizioni di  Einstein, agli inizi del ’900, si pensava di avere un
          quadro  completo  della  fisica.  Infatti  si  era  giunti  a  una  descrizione  definitiva  non
          soltanto  dei  fenomeni  meccanici,  ma  anche  di  quelli  elettromagnetici:  di tutti  i
          fenomeni,  dunque.  Già,  perché  fino  a  circa  un  secolo  fa  si  pensava  che  qualsiasi
          fenomeno  avesse  le  sue  radici  nei  fenomeni  gravitazionali,  nella  meccanica  e

          nell’elettromagnetismo; nient’altro.
             È opportuno a questo punto ricordare che intorno alla fine dell’Ottocento – inizi
          Novecento  non  c’è  stato  solo  Einstein.  Einstein  è  il  nome  che  tutti  conoscono;
          Einstein  è  sinonimo  di  ‘genio’  e  tale  è  effettivamente  stato.  Ma  non  bisogna
          dimenticare  personaggi  come  Lorentz,  Maxwell,  Poincarè,  tanto  per  fare  qualche
          nome,  i  quali  non  avevano  niente  da  invidiare  a  Einstein  quanto  a  conoscenze
          scientifiche  e  genialità.  Fra  questi  personaggi  va  citata  anche  Maria  Curie,  unica

          donna in mezzo al maschilismo imperante nella scienza di allora.
             Purtroppo i libri di Storia sui quali studiamo a scuola parlano soprattutto di guerre
          o  di  personaggi  che  spesso  simboleggiano  gli  aspetti  peggiori  dell’umanità  e
          dimenticano le grandi menti che hanno invece contribuito a migliorarla. Chi ha mai
          letto su un libro di Storia i nomi di Lorentz, Maxwell, Poincarè o di Maria Curie?
             Maxwell  (1831-1879),  per  esempio,  è  colui  che  ha  previsto,  attraverso

          considerazioni  teoriche,  l’esistenza  delle onde  elettromagnetiche,  quelle  che
          permettono  le  trasmissioni  radio  e  televisive,  tanto  per  intenderci.  Si  deve  poi  a
          Hertz la prima verifica sperimentale della teoria di Maxwell e per questo, a volte,
          quando  si  parla  di  trasmissioni  radio  o  televisive,  si  dice  che  tali  trasmissioni
          avvengono per la propagazione delle onde hertziane.
             Si deve poi a  Guglielmo  Marconi la prima realizzazione di una vera e propria
          trasmissione radio.

             C’è  da  dire  tuttavia,  per  spezzare  una  lancia  in  favore  dei  libri  di  Storia,  che
          certamente  l’impatto  immediato  di  una  guerra  sulla  vita  quotidiana  è  superiore  a
          quello di una scoperta scientifica e quindi è in qualche modo giustificato il fatto che
          si parli più di guerre che di scoperte scientifiche.  Però mi viene in mente mentre
          scrivo: come la mettiamo con la scoperta della penicillina?
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