Page 114 - Un fisico in salotto
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L’aeroplano


          I fenomeni aerodinamici sono alla base del sostentamento in aria di un aeroplano
          che, procedendo ad alta velocità nell’aria, riceve una spinta verso l’alto che viene
          chiamata portanza.
             Stavolta  è  la  velocità  a  generare  una  spinta  in  direzione  perpendicolare  e  non
          viceversa: è un po’ il gioco della pulce... ‘al contrario’!



          Va detto che in generale è molto difficile descrivere e interpretare i fenomeni nei

          quali sono coinvolte sostanze fluide, come l’aria o l’acqua, cioè trattare quella che,
          nel linguaggio scientifico, è chiamata meccanica dei fluidi. Tanto è vero che ancora
          oggi  nessuno  sa  stabilire  matematicamente  quale  forma  debba  avere  il  profilo
          dell’ala  di  un  aeroplano  o  la  carena  di  una  barca  per  ottenere,  per  esempio,  la
          minima resistenza all’avanzamento nell’aria o nell’acqua. Ci si può avvicinare alla
          soluzione del problema solo con l’aiuto delle gallerie a vento o delle vasche navali
          o con simulazioni al computer.
             La  descrizione  dei  fenomeni  che  abbiamo  appena  discusso  è  dunque

          approssimativa  e  non  completamente  rigorosa,  anche  perché  non  abbiamo  tenuto
          conto  dell’attrito  viscoso  che  è  presente  tanto  nell’acqua  quanto  nell’aria.  Tale
          attrito (che nel caso dell’aria chiamiamo sovente resistenza aerodinamica ) gioca
          una parte essenziale, ed è proprio grazie all’attrito che un aeroplano può volare. Da
          un  lato  l’attrito  aerodinamico  tende  a  frenare  l’aeroplano  stesso  cercando  così  di

          ‘impedirgli’  di  volare;  dall’altro,  se  non  ci  fosse  l’attrito,  l’aereo  non  potrebbe
          volare!
             A proposito (tanto per richiamare quello che abbiamo discusso un po’ di tempo
          fa), a quanto ammontano le forze che complessivamente agiscono su un aeroplano
          che vediamo volare dritto nel cielo a velocità di crociera? A zero! Il peso dell’aereo
          è  infatti  equilibrato  dalla  portanza;  e  la  spinta  dei  motori  equilibra  la  resistenza
          aerodinamica che si oppone all’avanzamento dell’aereo. Ancora una volta possiamo

          constatare  la  validità  del  principio  di  inerzia:  se  un  qualsiasi  oggetto  procede  a
          velocità costante in rettilineo, le forze che agiscono su esso sono complessivamente
          nulle!
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