Page 108 - Un fisico in salotto
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A maggiore di B
Viceversa, se siamo a bordo di un elicottero che sorvola la torre si ha sicuramente
A minore di B
D’altra parte se abbiamo raggiunto per le scale proprio la cima della torre, possiamo
dire che A è uguale a B? Per rispondere, facciamo queste considerazioni:
confrontando le misure di una qualsiasi grandezza fisica, come la quota alla quale si
trova un certo oggetto, possiamo trovare:
A maggiore di B oppure A minore di B
Ma che senso avrebbe dire A=B? A rigore, nessuno! Significherebbe infatti affermare
che abbiamo misurato A e B fino alla centesima, alla millesima cifra decimale e così
via fino all’infinito, trovando per A e B esattamente lo stesso numero. Un compito
che è impossibile, in linea di principio.
Di fatto possiamo tuttavia dare un significato all’uguaglianza A=B. Semplicemente,
affermare che due grandezze fisiche A e B sono uguali è un modo per dire la cosa
seguente: il valore di A rientra nel margine di imprecisione della misura di B e
viceversa. Ovvero, possiamo dire che in fisica due grandezze sono uguali quando...
non siamo in grado di stabilire quale delle due è maggiore dell’altra!
Sentite questa.
La padrona di casa, che ci sta ospitando insieme a tanti altri amici, vuole
sistemare in salotto un tavolo che si trova all’ingresso; ma non sa se entra fra le due
librerie che già troneggiano sul parquet. D’altra parte spostare il tavolo durante il
ricevimento non sembra un’operazione opportuna. Non rimane che misurare la
lunghezza del tavolo per vedere se non è troppo ingombrante. Naturalmente la
padrona di casa si rivolge ai tre più ‘esperti’ che, guarda caso, sono un ingegnere, un
fisico e un matematico.
La signora ha in casa soltanto un metro da sarto, cioè una fettuccia con
l’indicazione, alla meglio, del mezzo centimetro.
L’ingegnere srotola la fettuccia lungo il tavolo e dice: «Il tavolo è lungo due metri