Page 103 - Un fisico in salotto
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La Legge di gravitazione


          La storia (o la leggenda) narra che un giorno Newton, seduto nel giardino della sua
          casa,  vide  cadere  una  mela  da  un  albero  e,  a  seguito  di  quell’episodio,  ebbe
          l’intuizione geniale che la forza responsabile della caduta della mela fosse in pratica
          la stessa forza che agiva sulla Luna, permettendole così di girare intorno alla Terra;
          ovvero quella che, originata dal Sole, manteneva i pianeti lungo le loro orbite.

             Forse le cose non sono andate proprio così e l’episodio della mela è veramente
          una leggenda; ma, ovviamente, ciò non è importante: resta il fatto che Newton ebbe
          una delle intuizioni più straordinarie nella storia della scienza.
             La legge di Newton può essere enunciata così:


          ‘la forza di attrazione gravitazionale tra due corpi è direttamente proporzionale al
          prodotto delle masse dei due corpi in questione ed è inversamente proporzionale al
          quadrato della distanza che li separa’.


          Il  fatto  che  la  forza  sia  direttamente  proporzionale  al  prodotto  delle  masse  ci  fa
          capire che essa è particolarmente intensa se almeno una delle due masse è molto
          grande: è quello che si verifica nell’attrazione di un sasso da parte della Terra. La

          massa del sasso è piccola, d’accordo; ma va moltiplicata per l’enorme massa del
          nostro  pianeta  per  avere  in  pratica  il peso del sasso cioè la forza con la quale il
          sasso è attratto verso il centro della Terra.
             Il  fatto  che  sia  inversamente  proporzionale  al  quadrato  della  distanza  ci  fa  poi
          capire che la forza è particolarmente intensa se i corpi sono vicini e si affievolisce a
          mano a mano che questa distanza aumenta.

             Precisamente, se i due corpi sono a una distanza doppia rispetto a una distanza
          precedente, essi si attraggono con una forza che è un quarto della precedente. Se si
          trovano a distanza tripla essi si attraggono con una forza che è un nono, e così via.
             La massa di un sasso è enormemente più piccola della massa della Terra e allora
          una domanda a bruciapelo: è giusto dire che un sasso attrae la Terra molto, molto
          meno di quanto la Terra non attragga il sasso?
             Saremmo tentati di dire di sì, non è vero? Invece, la risposta è no!

             Per il principio di azione e reazione, tanto il sasso attrae la Terra quanto la Terra
          attrae il sasso, non c’è dubbio. La forza è la stessa ma, appunto perché la massa del
          sasso è molto piccola, è il sasso a cadere verso la Terra mentre quest’ultima rimane
          praticamente ferma dov’è.
             Alla Legge di gravitazione viene aggiunto l’attributo universale per sottolineare il
          fatto che essa è sempre e ovunque presente. Le osservazioni astronomiche mostrano

          che anche i corpi celesti che si trovano a milioni o miliardi di anni-luce da noi si
          attraggono tra loro obbedendo alla stessa legge di Newton che riguarda l’attrazione
          tra la Terra e la Luna, per esempio.
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