Page 62 - Fisica per non fisici
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Figura 28. All’interno del simulatore di volo dell’Airbus 330 al centro tecnico Alitalia di Fiumicino.



              Il simulatore di volo non soltanto permette di pilotare come se fossimo a bordo di
          un  vero  aereo;  esso  riproduce  anche  tutte  le  sensazioni  che  si  hanno  volando

          realmente,  come  del resto  suggerisce  il  nome:  si  avverte  l’eventuale  presenza  di
          turbolenze  atmosferiche  grazie  a  vibrazioni  più  o  meno  intense  dei  sostegni  della
          cabina; si avverte la potente accelerazione in decollo; e si avverte la decelerazione
          quando vengono estratti i flaps fino al touch down sulla pista.


          Come si ottiene tutto questo?  È interessante discutere la questione poiché di fatto
          l’efficacia  di  un  simulatore  di  volo  è  basata  su  due  principi  fondamentali  della
          fisica: precisamente, il principio di relatività di Galileo e il principio di azione e

          reazione  di  Newton.  Inoltre,  come  vedremo,  intervengono  anche  interessanti
          argomenti di ottica.





          Dove interviene il principio di relatività? Semplicemente nel fatto che il simulatore
          di  volo  è  sostanzialmente fermo  rispetto  alla  superficie  terrestre  (vedremo  fra  un
          momento che può comunque compiere piccoli movimenti) mentre un jet in volo corre
          a novecento chilometri l’ora. Ma questo non fa differenza: abbiamo visto che quando

          il moto è rettilineo e uniforme non abbiamo modo di distinguerlo da una situazione
          nella quale siamo assolutamente fermi.
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