Page 66 - Fisica per non fisici
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E allora guardando attraverso la lente vediamo un oggetto O, posto nel piano
focale, come se fosse infinitamente distante. Forse non ci avrete fatto caso, ma
quando osservate un certo oggetto con una lente di ingrandimento e l’oggetto si trova
proprio a una distanza dalla lente uguale alla distanza focale (cioè, in poche parole,
non troppo vicino e non troppo distante dalla lente), il vostro occhio è
completamente rilassato; il cristallino non deve affrontare lo sforzo di aggiustamento
necessario per osservare un oggetto molto vicino poiché visivamente questo, a tutti
gli effetti, è infinitamente lontano.
Così, in un simulatore di volo, il monitor è messo proprio in corrispondenza del
piano focale di una lente d’ingrandimento che, opportunamente sagomata, costituisce
il parabrezza. Il pilota vede il paesaggio, come nella realtà, infinitamente distante.
Il costo... astronomico del simulatore è ampiamente compensato dal fatto che, per
farlo funzionare, non è necessario carburante (a parte il consumo di energia
elettrica). Inoltre esso ha bisogno di una manutenzione evidentemente molto meno
costosa di quella che è richiesta per un vero aereo. Infine, cosa non meno importante,
si possono simulare anche condizioni di volo particolarmente critiche, come quelle
dovute ad avverse condizioni atmosferiche oppure ad avarie meccaniche di qualsiasi
natura. Il tutto, ovviamente, in totale sicurezza.
Il principio di equivalenza
Un altro dei più importanti principi della fisica è il principio di equivalenza,
formulato da Einstein. In breve, esso stabilisce che l’effetto di un’accelerazione è del
tutto equivalente alla presenza della forza di gravità, come quella che esiste sulla
Terra o sulla Luna. In altre parole, diciamo che la presenza di un’accelerazione è
equivalente a quella di un campo gravitazionale.
Tutto sommato, parlando delle sensazioni che si hanno in un simulatore di volo,
abbiamo già avuto un’indicazione della validità del principio di equivalenza: quando
la cabina del simulatore si dispone in salita, il campo gravitazionale terrestre ci ha
fornito l’impressione di trovarci in presenza di un’accelerazione e altrettanto
abbiamo avuto la sensazione di decelerazione quando il simulatore si è disposto in
discesa.
Abbiamo comunque altre indicazioni della validità del principio di equivalenza in
situazioni che si presentano nella nostra vita quotidiana. Immaginiamo infatti di
essere dentro un ascensore, fermo al pianoterra, e prestiamo attenzione al nostro
peso che grava sul pavimento della cabina. Finalmente premiamo il bottone per
andare al quinto piano. L’ascensore accelera verso l’alto e noi sentiamo il nostro
peso aumentare. Nei pochi istanti nei quali è presente l’accelerazione dell’ascensore
(che poi proseguirà con moto rettilineo e uniforme per il resto del nostro breve