Page 139 - Fisica per non fisici
P. 139

Ma  come  è  possibile  verificare  sperimentalmente  l’esistenza  delle  onde  di  de
          Broglie e la validità della relazione (55)? È possibile che una «particella» come un
          elettrone  si  comporti  come  un’«onda»?  Per  rispondere,  ricordiamo  un  possibile
          esperimento grazie al quale si manifesta la natura ondulatoria della luce: si tratta di

          inviare il raggio luminoso prodotto da un laser interponendo un capello lungo il suo
          cammino; oppure interponendo una cartolina postale nella quale abbiamo praticato
          un piccolo  foro.  La  luce  che  andrà  infine  a  proiettarsi  su  uno  schermo  presenterà
          bande  luminose  alternate  a  zone  oscure;  oppure  presenterà  una  struttura  ad  anelli

          luminosi.
              Se  volessimo  eventualmente  scoprire  il  carattere  ondulatorio  delle  particelle
          materiali dovremmo allora produrre un «raggio» di elettroni, per esempio, come il
          sottile fascio che viaggia all’interno del tubo catodico di un televisore; e interporre

          una cartolina postale con un piccolo foro a ostacolarlo per vedere cosa succede.
              A parte la difficoltà di mettere una cartolina postale dentro un tubo catodico (!),
          notiamo  un  altro  tipo  di  difficoltà  sperimentale  davanti  alla  quale  ci  veniamo  a
          trovare. Precisamente,  ricordiamoci  della  relazione  che  dovrebbe  legare  la
          lunghezza d’onda alla quantità di moto, secondo l’idea di de Broglie. Ebbene, una

          particella materiale possiede una notevole quantità di moto, dovuta alla sua massa.
          Per  conseguenza  la  lunghezza  d’onda  che  le  dovrebbe  competere  risulterebbe
          piccolissima; molto più piccola del diametro di un foro che potremmo praticare nella

          nostra cartolina. Quanto più piccola? Miliardi di volte più piccola. E non si riesce a
          praticare  fori  così  minuscoli  neanche  con  le  moderne  tecnologie.  Quindi
          sembrerebbe impossibile verificare l’ipotesi di de Broglie.
              Ma la Natura ci viene in aiuto. Di fatto, fori piccolissimi esistono senza bisogno
          di fabbricarli: sono gli interstizi che esistono nella materia fra un atomo e l’altro.

              E così, facendo passare un fascetto di elettroni attraverso un sottilissimo foglio di
          alluminio, si osserva quello che vediamo nella figura 62.
   134   135   136   137   138   139   140   141   142   143   144