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QUEL CHE UNA PIANTA SA


               nel quale l’autore sosteneva che le piante alle quali venivano
               rivolte preghiere crescevano rigogliose mentre quelle bombar­
               date con pensieri detestabili morivano. Si domandò, quindi, se
               effetti simili potessero essere indotti da generi musicali positivi
               o negativi (il ruolo di positivo o di negativo era ovviamente det­
               tato dai suoi gusti personali) e questo interrogativo divenne la
               base della sua ricerca. Monitorando l’effetto di diversi generi
               musicali sulla crescita delle piante, sperava di fornire ai propri
               contemporanei la prova che la musica rock fosse potenzialmen­
               te nociva, non solo per le piante, ma anche per gli esseri umani.
                  La donna espose piante differenti (filodendro, mais, geranio
               e violetta, solo per citarne alcune: ogni esperimento utilizzava
               una specie diversa) a una poliedrica collezione di incisioni, che
               comprendeva musiche di Bach, Schoenberg, Jimi Hendrix e
               Led Zeppelin; quindi, monitorò la loro crescita. Sostenne poi
               che le piante esposte alla dolce musica classica prosperavano


































                         Dorothy Retallack in laboratorio con il suo advi­
                         sor, il dottor Francis Broman.

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