Page 75 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA ODE
dell’onda, più le ciglia si piegano avanti e indietro, e più alto
risulta il tono.*
Quando vibrano, le stereociglia danno origine a potenziali
di azione (come gli altri tipi di meccanocettori, che si sono in
contrati nel capitolo precedente), che vengono ritrasmessi al
nervo uditivo dal quale viaggiano fino al cervello, che traduce
questa informazione in suoni differenti. Perciò l’udito umano
è il risultato di due strutture anatomiche: le cellule ciliate nelle
nostre orecchie, che ricevono le onde sonore, e il nostro cervel
lo, che elabora questa informazione in modo che noi possiamo
reagire ai diversi suoni. Ora, dal momento che sono in grado di
percepire la luce senza la presenza di occhi, le piante possono
percepire il suono, anche se non hanno orecchie?
Botanica rock-and-roll
In un momento o nell’altro, molti di noi sono stati incuriosi
ti dall’idea che le piante reagiscano alla musica. Anche Charles
Darwin (che, come abbiamo visto, oltre un secolo fa ha con
dotto ricerche fondamentali sulla visione e sulla percezione
delle piante) studiava se le piante fossero in grado di cogliere
le melodie che suonava per loro. In uno dei suoi esperimenti
apparentemente più bizzarri, Darwin (che a parte l’impegno di
una vita con la biologia era anche un appassionato suonatore di
fagotto) monitorò gli effetti della musica prodotta dallo stru
mento sulla crescita delle piante, cercando di vedere se questo
* Le onde sonore vengono misurate in hertz (Hz), dove 1 Hz equivale a un
ciclo di un’onda al secondo. Noi possiamo sentire onde sonore comprese
tra i 20 Hz per i toni più bassi, e i 20.000 Hz per quelli più alti. La nota più
bassa di un contrabbasso, per esempio (il Mi), vibra a 41,2 Hz, mentre la
nota più alta di un violino (Mi minore) vibra a 2.637 Hz. Il Do maggiore in
un pianoforte vibra a 4.186 Hz, e il Do due ottave sopra vibra a circa 16.000
Hz. L’orecchio di un cane risponde a onde sonore superiori a 20.000 Hz (ed
è per questo che noi non siamo in grado di udire i fischietti per cani), e i pi
pistrelli emettono e ricevono onde sonore rimbalzanti fino a 100.000 Hz per
il loro sonar interno che mappa il panorama dinanzi a loro. All’altro capo
dello spettro, un elefante può sentire e intonare suoni sotto i 20 Hz, e anche
in questo caso gli esseri umani non riescono a udirli.
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