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3 Presidente della nuova struttura è il cardinale Raffaele Farina, archivista bibliotecario emerito della Santa sede.
Coordinatore, il vescovo spagnolo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, segretario del Pontificio consiglio per i
testi legislativi. Segretario, monsignor Peter Bryan Wells, assessore per gli Affari generali della segreteria di Stato. Tra
i membri ci sono anche Mary Ann Glendon, ex ambasciatrice americana presso la Santa sede, e Jean-Louis Pierre
Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, l’uomo che il 13 marzo 2013 annunciò l’habemus
papam da piazza San Pietro.
4 Nella lettera i revisori sottolineano l’enorme conflitto di interessi che si riscontra: «in molti uffici, non c’è una netta
separazione di incarichi finanziari; questo comporta che, in generale, le stesse persone siano responsabili di decisioni
finanziarie, dell’attuazione delle stesse, della registrazione delle transazioni e della comunicazione dei risultati alle
Superiori Autorità. Nel migliore dei casi ne scaturisce una limitazione nel controllo delle irregolarità, nell’individuazione
di errori, nell’identificazione di opportunità di miglioramento nonché nelle modalità di incremento dell’efficienza». Non
mancano gli esempi, dalla gestione dell’enorme patrimonio immobiliare al fondo pensionistico: «Queste carenze sono
ben visibili – proseguono i revisori nella missiva a Francesco – nel settore immobiliare, dove per diversi anni i revisori
esterni del Vaticano hanno commentato negativamente il (mancato) sistema di controllo, le difficoltà nel riscuotere i
canoni d’affitto dovuti e altre questioni attinenti. Problemi simili esistono in fase di approvvigionamento di beni e servizi.
Siamo anche preoccupati per il Fondo pensioni, per il quale non esistono analisi attuariali professionali».
5 I revisori suggeriscono a Francesco di muoversi gradualmente per evitare che le irregolarità aumentino: «Saremmo,
però, piuttosto preoccupati – prosegue il documento – se questo accorpamento si verificasse prima di aver messo in
atto un miglioramento della pianificazione, della determinazione dei budget, dei processi di controllo e rendiconto,
perché in questo modo si svilupperebbe la possibilità di incrementare gravi perdite dovute a irregolarità. Questo è ancor
più rischioso nella gestione della liquidità e degli investimenti nonché in fase di approvvigionamento, fase in cui un
maggiore accentramento della gestione sarebbe sì vantaggioso, ma potrebbe comportare rischi talmente grandi da non
giustificare tale operazione di centralizzazione. In altre aree sembra ci sia semplicemente una ritrosia a cambiare il
modo tradizionale di procedere, nonostante l’enorme potenziale che ne scaturirebbe a livello di risparmio».
6 Domenico Calcagno, vescovo di Savona dal 2002 al 2007, segretario dell’Apsa dal luglio 2007, poi presidente dal
luglio 2011, nominato da Benedetto XVI quale successore del cardinale dimissionario Attilio Nicora. È un uomo della
vecchia guardia bertoniana, personaggio controverso, protagonista tra l’altro di alcune singolari vicende, come vedremo
più avanti.
7 Tarcisio Bertone manterrà la carica di segretario di Stato fino al 15 ottobre 2013, quando sarà sostituito dal cardinale
Pietro Parolin.
8 Jorge Mario Bergoglio è stato il più giovane superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina, dal 1973 al
1980.
9 È la terza commissione voluta da papa Francesco dopo quella composta dagli otto cardinali che dovranno coadiuvarlo
nel governo della Chiesa (aprile 2013) e la Pontificia commissione referente sullo Ior (giugno 2013).
10 Ecco quanto riporta il regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa sede: Art. 10 La Prefettura è
presieduta da un cardinale presidente, assistito da un determinato numero di cardinali, con l’aiuto del segretario, che di
regola è un prelato, e del Ragioniere generale e con la consulenza dei consultori…; Art. 20 La Prefettura si avvale
della collaborazione di consultori, di esperti e di revisori internazionali. Essi sono scelti secondo il criterio della
competenza e della universalità e prestano la loro opera a titolo gratuito; Art. 23 I revisori internazionali, in numero di
cinque, sono professionisti particolarmente competenti nella revisione dei conti e nell’analisi dei bilanci. Sono nominati
dal sommo pontefice per un triennio. L’incarico è rinnovabile fino al terzo mandato.
11 Gli scostamenti tra preventivo e reale sono abissali. Nella riunione è Salvatore Colitta, revisore della società RB
Audit Italia, a fare alcuni esempi: «Viene ripreso il concetto di debolezza nella formulazione del budget – si legge nel
verbale – che presenta scostamenti, in fase di previsione, anche pari al 100 per cento. Si ritiene necessaria la ri-
previsione del budget, almeno semestrale. La procedura acquisti non è stata ancora completata. Non ci sono fornitori
referenziati; non esistono accordi con i quadri. […] La gestione immobiliare presenta livelli di morosità non credibili,
perché spesso superiori ai crediti. Qualcosa non funziona nel sistema. Ci sono, inoltre, anomalie da approfondire
facendo un’indagine inquilino per inquilino. Circa il personale in mobilità, bisognerebbe aumentare le unità all’interno
dell’ufficio legale e dell’immobiliare».
12 Sulla Popolare di Sondrio il danno è arrivato dalle scelte di un singolo cardinale. Lo spiega bene il Ragioniere
generale Fralleoni, come emerge dal verbale dei revisori: «L’anno in cui il Governatorato acquistò questa
partecipazione, c’era il card. Szoka, (si riferisce a Edmund Casimir Szoka, 1927-2014, presidente del Governatorato dal