Page 26 - Via Crucis
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3   Presidente  della  nuova  struttura  è  il  cardinale  Raffaele  Farina,  archivista  bibliotecario  emerito  della  Santa  sede.
          Coordinatore, il vescovo spagnolo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, segretario del Pontificio consiglio per i
          testi legislativi. Segretario, monsignor Peter Bryan Wells, assessore per gli Affari generali della segreteria di Stato. Tra
          i membri ci sono anche Mary Ann Glendon, ex ambasciatrice americana presso la Santa sede, e Jean-Louis Pierre
          Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, l’uomo che il 13 marzo 2013 annunciò l’habemus
          papam da piazza San Pietro.
          4  Nella lettera i revisori sottolineano l’enorme conflitto di interessi che si riscontra: «in molti uffici, non c’è una netta
          separazione di incarichi finanziari; questo comporta che, in generale, le stesse persone siano responsabili di decisioni
          finanziarie,  dell’attuazione  delle  stesse,  della  registrazione  delle  transazioni  e  della  comunicazione  dei  risultati  alle
          Superiori Autorità. Nel migliore dei casi ne scaturisce una limitazione nel controllo delle irregolarità, nell’individuazione
          di errori, nell’identificazione di opportunità di miglioramento nonché nelle modalità di incremento dell’efficienza». Non
          mancano gli esempi, dalla gestione dell’enorme patrimonio immobiliare al fondo pensionistico: «Queste carenze sono
          ben visibili – proseguono i revisori nella missiva a Francesco – nel settore immobiliare, dove per diversi anni i revisori
          esterni del Vaticano hanno commentato negativamente il (mancato) sistema di controllo, le difficoltà nel riscuotere i
          canoni d’affitto dovuti e altre questioni attinenti. Problemi simili esistono in fase di approvvigionamento di beni e servizi.
          Siamo anche preoccupati per il Fondo pensioni, per il quale non esistono analisi attuariali professionali».
          5  I revisori suggeriscono a Francesco di muoversi gradualmente per evitare che le irregolarità aumentino: «Saremmo,
          però, piuttosto preoccupati – prosegue il documento – se questo accorpamento si verificasse prima di aver messo in
          atto  un  miglioramento  della  pianificazione,  della  determinazione  dei  budget,  dei  processi  di  controllo  e  rendiconto,
          perché in questo modo si svilupperebbe la possibilità di incrementare gravi perdite dovute a irregolarità. Questo è ancor
          più  rischioso  nella  gestione  della  liquidità  e  degli  investimenti  nonché  in  fase  di  approvvigionamento,  fase  in  cui  un
          maggiore accentramento della gestione sarebbe sì vantaggioso, ma potrebbe comportare rischi talmente grandi da non
          giustificare tale operazione di centralizzazione.  In altre aree sembra ci sia semplicemente una ritrosia a cambiare il
          modo tradizionale di procedere, nonostante l’enorme potenziale che ne scaturirebbe a livello di risparmio».
          6   Domenico  Calcagno, vescovo di  Savona dal 2002 al 2007, segretario dell’Apsa dal luglio 2007, poi presidente dal
          luglio 2011, nominato da Benedetto XVI quale successore del cardinale dimissionario Attilio Nicora. È un uomo della
          vecchia guardia bertoniana, personaggio controverso, protagonista tra l’altro di alcune singolari vicende, come vedremo
          più avanti.
          7  Tarcisio Bertone manterrà la carica di segretario di Stato fino al 15 ottobre 2013, quando sarà sostituito dal cardinale
          Pietro Parolin.
          8  Jorge Mario Bergoglio è stato il più giovane superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina, dal 1973 al
          1980.
          9  È la terza commissione voluta da papa Francesco dopo quella composta dagli otto cardinali che dovranno coadiuvarlo
          nel governo della Chiesa (aprile 2013) e la Pontificia commissione referente sullo Ior (giugno 2013).
          10  Ecco quanto riporta il regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa sede: Art. 10 La Prefettura è
          presieduta da un cardinale presidente, assistito da un determinato numero di cardinali, con l’aiuto del segretario, che di
          regola è un prelato, e del Ragioniere generale e con la consulenza dei consultori…; Art. 20 La Prefettura si avvale
          della  collaborazione  di  consultori,  di  esperti  e  di  revisori  internazionali.  Essi  sono  scelti  secondo  il  criterio  della
          competenza e della universalità e prestano la loro opera a titolo gratuito; Art. 23 I revisori internazionali, in numero di
          cinque, sono professionisti particolarmente competenti nella revisione dei conti e nell’analisi dei bilanci. Sono nominati
          dal sommo pontefice per un triennio. L’incarico è rinnovabile fino al terzo mandato.
          11   Gli scostamenti tra preventivo e reale sono abissali.  Nella riunione è  Salvatore  Colitta, revisore della società  RB
          Audit Italia, a fare alcuni esempi: «Viene ripreso il concetto di debolezza nella formulazione del budget – si legge nel
          verbale  –  che  presenta  scostamenti,  in  fase  di  previsione,  anche  pari  al  100  per  cento.  Si  ritiene  necessaria  la  ri-
          previsione del budget, almeno semestrale. La procedura acquisti non è stata ancora completata. Non ci sono fornitori
          referenziati; non esistono accordi con i quadri. […] La gestione immobiliare presenta livelli di morosità non credibili,
          perché  spesso  superiori  ai  crediti.  Qualcosa  non  funziona  nel  sistema.  Ci  sono,  inoltre,  anomalie  da  approfondire
          facendo un’indagine inquilino per inquilino. Circa il personale in mobilità, bisognerebbe aumentare le unità all’interno
          dell’ufficio legale e dell’immobiliare».
          12   Sulla  Popolare  di  Sondrio  il  danno  è  arrivato  dalle  scelte  di  un  singolo  cardinale.  Lo  spiega  bene  il  Ragioniere
          generale  Fralleoni,  come  emerge  dal  verbale  dei  revisori:  «L’anno  in  cui  il  Governatorato  acquistò  questa
          partecipazione, c’era il card. Szoka, (si riferisce a Edmund Casimir Szoka, 1927-2014, presidente del Governatorato dal
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