Page 60 - 101 storie di gatti
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Patsy è considerata uno dei pochi felini ad aver provato l’ebbrezza del volo:
          oggi i suoi discendenti viaggiano chiusi nelle gabbiette e non riescono a vedere
          nulla. Non è difficile immaginare Patsy in volo, con l’aria che le fende il muso se
          dalla sua poltroncina prova ad affacciarsi, oppure tutta concentrata mentre l’aviatore
          esegue le manovre. Charles Lindbergh, in realtà, l’aveva educata a dovere: quando
          era in volo lei doveva restare il più possibile ferma, non fare balzi e non salire sulle

          ginocchia. Lei poteva salire a bordo solo se restava immobile e attenta a quel che
          accadeva. E Patsy aveva imparato: la prima gatta aviatrice è sempre stata una che si
          è meritata l’onore di fare da copilota al trasvolatore dell’Atlantico, così come ha
          imparato con la sua discreta presenza a meritarsi l’affetto del suo padrone. Altre
          volte, invece di salire a bordo, la gattina restava in attesa nell’hangar, certa che al
          ritorno Charles Lindbergh l’avrebbe egualmente gratificata con qualche gustoso
          bocconcino. L’aviatore amava così tanto i gatti che se ne fece disegnare uno come

          simbolo della sua piccola flottiglia aerea: il famoso Felix.
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