Page 57 - 101 storie di gatti
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                             MR POODLES, UN SIAMESE


                             ALL’ESPOSIZIONE FELINA DI


          LONDRA





          Il 1871 per i gatti è una data storica, grazie alla famosa esposizione felina di

          Londra. Qui fece la sua apparizione anche Mr Poodles, un siamese dal morbido pelo
          color tortora e dagli occhi celeste intenso. Organizzata da Harrison Weir –
          considerato il padre del cat fancy – al Crystal Palace di Londra, la manifestazione
          ebbe un successo strepitoso: vi apparvero per la prima volta le due razze di gatto

          considerate più pregiate e praticamente fino ad allora quasi sconosciute, il siamese e
          il persiano. L’esposizione felina londinese dette anche il via a una moda: quella
          dell’“aristogatto”, come era appunto Mr Poodles.
              Invece dei gatti più comuni, tigrati o dal duro pelo di più colori, i londinesi,
          seguiti a ruota da francesi e italiani, iniziarono a preferire per le loro abitazioni
          questi mici “rari”, provenienti da Paesi lontani, delicati e a volte poco vivaci, che

          andavano tenuti nella bambagia e ammirati soprattutto per le loro caratteristiche
          fisiche.
              E il siamese, con i suoi occhi intensi, il pelo morbido color del miele, le
          orecchie e le zampe più scure, suscitò grandi entusiasmi.
              Nelle intenzioni dell’organizzatore l’esposizione avrebbe dovuto, invece, attirare
          l’attenzione del pubblico sui gatti in generale, specie su quelli più comuni che lui in
          realtà prediligeva. E si racconta che rimase addirittura sconvolto quando gli

          allevatori inglesi incrociarono i persiani o altri gatti orientali per creare l’attuale
          razza british. E non solo, perché con gli incroci fra gatti comuni e gatti orientali si
          cercò allora di ottenere una nuova razza felina, la cui caratteristica doveva essere il
          blu sempre più intenso degli occhi e il pelo più lungo. In quell’occasione ogni
          famiglia ricca o aristocratica fece a gara al Crystal Palace per acquistare un Mr
          Poodles e farlo diventare gatto di compagnia. Così, contrariamente alle aspettative di

          Harrison Weir, con la sua esposizione siamesi e persiani finirono sulla cresta
          dell’onda, fotografati e dipinti tra i personaggi dell’alta società ed esibiti su cuscini
          di raso nei salotti delle signore à la page. Mr Poodles diventò lo status symbol di
          una posizione sociale e sinonimo di bellezza e agiatezza e perse per sempre la sua
          originaria libertà, la possibilità di scorrazzare e di dare la caccia a topi e lucertole.
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