Page 56 - 101 storie di gatti
P. 56

30.



                             WHITE HEATHER E LA


                             REGINA VITTORIA





          C’era una volta un magnifico gatto dagli occhi d’oro e di ghiaccio, dal manto

          candido e morbido come la seta. Arrivava da lontano, ma nessuno sa ancora oggi con
          precisione da dove. C’è chi sostiene che questo gatto a pelo lungo chiamato Persiano
          arrivò in Europa con l’esploratore italiano Pietro Della Valle, verso la metà del XVI
          secolo, al rientro da un lungo viaggio in Persia. Altri sostengono che il vero antenato
          dell’attuale persiano venga dalla Turchia, precisamente dalla regione di Ankara, e in
          questo caso il primo esemplare sarebbe approdato in Europa per merito del
          naturalista francese Nicolas Fabri De Peirese nel 1630. E c’è anche una terza

          versione che parla del persiano come originario degli sterminati altopiani dell’Asia
          centrale.
              Quello che si sa per certo è che uno dei primi esemplari di questa razza fece la
          sua apparizione all’esposizione felina di Londra del 1871 e incontrò l’entusiasmo
          della regina Vittoria che comprò due persiani, si dice, di colore blu. Evento che
          decretò l’enorme successo del gatto fra l’aristocrazia londinese e in tutta l’alta

          società europea.
              Grazie all’arrivo a corte dei due nuovi gatti persiani, cominciò a girare la voce
          che una delle più potenti e famose regine d’Inghilterra fosse una vera gattara, perché
          tra i salotti di Buckingham Palace ne scorrazzava più d’uno: non erano tutti di razza,
          anche se i persiani erano senza dubbio i suoi preferiti. E fra tutti il più amato era
          White Heather, un bel cicciottello, che riuscì a vivere più a lungo della monarca e
          passò in eredità al figlio Edoardo VII.

              White era trattato come un vero principino: veniva spazzolato più volte al giorno
          dalla stessa regina che lo voleva con sé anche quando riceveva gli ospiti di riguardo.
              Non si sa se avesse addirittura il privilegio di dormire con lei: sicuramente,
          però, aveva la sua cuccetta nella stanza regale.
              La regina amava poi coccolarlo e viziarlo con qualche cibo particolare: pochi,
          però, i giochi, se non in compagnia degli altri due “fratellini” persiani. Il privilegio

          di vivere a corte aveva, infatti, anche i suoi contro: non erano previste scorrazzate
          libere nel parco o la possibilità di dar la caccia ai topi nelle cucine, ma solo una
          tranquilla vita da salotto, fusa incluse solo quando era possibile. Ma lui era
          perfettamente a suo agio a corte: di indole pacifica e tranquilla tenne compagnia alla
          sua sovrana fino a che lei non cessò di vivere. E quando morì, prima di andare a
          vivere con il nuovo re, White Heather era con lei.
   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61