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SIMON, EROE IN CINA
Ecco un’altra storia di un gatto navigatore. Si parla di Simon, un
bel micione nato a Hong Kong, che nel 1850 era stato imbarcato per tenere
compagnia al cuoco di bordo, sulla nave da guerra inglese Amethyst, che batteva le
acque del Mar Cinese. Il gatto non era così entusiasta di stare su una nave, anche se
il cuoco non gli faceva certo soffrire la fame e gli dava sempre qualche avanzo del
pranzo della ciurma.
Simon il cinese riuscì però a entrare nelle grazie del comandante della nave, lo
accompagnava nelle ronde e qualche volta si addormentava addirittura dentro il suo
cappello. Ma un giorno l’Amethyst fu destinata dal governo inglese a una pericolosa
missione: si era all’epilogo della rivoluzione cinese e il cacciatorpediniere doveva
risalire il fiume Chang Jiang fino a Nanchino, per difendere l’ambasciata inglese e
farne evacuare i dipendenti nel caso le truppe di Mao avessero attaccato la città.
Una volta imboccato il Fiume Giallo, però, il vascello venne messo sotto assedio
dalle forze cinesi che aprirono il fuoco dalla riva, uccidendo decine di uomini e
mettendo in parte fuori uso le strutture e i motori. Gli inglesi che erano a bordo
rimasero bloccati in un’ansa di un fiume circondato da montagne, piene di gole e di
nascondigli, per cui era difficile trovare un punto per poter scendere a terra. Per di
più la nave restò incagliata in un banco di sabbia.
Anche Simon venne ferito, ma con adeguate cure riuscì a riprendersi in poco
tempo. E fu allora che dimostrò il suo valore: la nave era infestata dai topi, che
peggioravano le già disperate condizioni dell’equipaggio. In loro soccorso venne
proprio il gatto, che debellò i roditori salvando almeno qualche marinaio dalla fame
e dalle malattie.
Solo dopo due mesi e con il favore delle tenebre la nave riuscì a scivolar via dal
luogo in cui era rimasta incastrata. E Simon venne insignito con una medaglia al
valor militare, la Dicken Medal, versione per animali della Victoria Cross, la più
alta onorificenza militare inglese: ancor oggi è l’unico ad aver avuto tale
riconoscimento.
Purtroppo la medaglia venne consegnata alla memoria, perché mentre stava
terminando la quarantena per sbarcare in Inghilterra, Simon contrasse un’infezione e
non riuscì a sopravvivere. A Londra gli è stato dedicato un monumento, per ricordare
assieme a lui tutti gli animali che in tempi di guerra hanno aiutato gli inglesi.