Page 167 - 101 storie di gatti
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                             ZAIRA, LA GATTA RAPITA





                             Complice la notte – ancorché forse non ce ne sarebbe stato

          bisogno – Zaira lasciò tutti attoniti. Antonio e la sua famiglia vivevano in quartiere
          tranquillo in una bella casa al piano terra con un grande terrazzo che dava sul

          giardino condominiale, e la gatta Zaira entrava e usciva indisturbata. Fu naturale
          pensare a una fuga d’amore, per quanto prematura, vista la sua giovane età: Zaira era
          molto bella e buona, aveva avuto sporadici incontri con altri gatti anch’essi inquilini
          di quel tranquillo palazzo, ma non aveva socializzato con nessuno, e quindi l’ipotesi
          della scappatella amorosa non convinse la sua famiglia.
              Dapprima si ipotizzò una sua piccola “vendetta” per non essere stata avvisata
          che la sua mamma umana era ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico, di
          conseguenza si pensò che la causa della fuga potesse essere legata al timore

          dell’abbandono. Mentre la mamma era ancora in ospedale, Antonio e la figlia
          riempirono il quartiere di annunci: “Smarrita gatta tricolore di nome Zaira, lauta
          ricompensa”.
              Nella tranquilla via tutti sapevano della scomparsa della gatta e in molti la
          cercavano. Venne chiesto, con la pena nel cuore, agli addetti della nettezza urbana se

          avessero trovato la gatta morta, ma fortunatamente la risposta fu negativa. Era ormai
          trascorsa una settimana dalla scomparsa di Zaira, la sua mamma umana era tornata a
          casa e, benché per camminare si aiutasse con le stampelle, anche lei girava per
          strada chiamando la gatta per nome, sperando che sentendo e riconoscendo la sua
          voce, tornasse a casa.
              Dopo ben dodici giorni di patimento della comunità umana, si scoprì che
          Gastone, gatto conosciuto in zona per i suoi trascorsi poco raccomandabili, aveva

          “circuito” Zaira sottraendola ai suoi cari: la circostanza venne confermata anche
          dagli “organi inquirenti” (portieri, gattare, netturbini, garzoni, postini) considerato il
          fatto che Gastone, già da qualche giorno, aveva fatto perdere le sue tracce, e nessuno
          lo vedeva più bighellonare per il quartiere come faceva di solito in cerca di
          leccornie e gattine compiacenti.
              Certo, si indagò sul perché di un fatto così tanto grave, ma non se ne venne

          sostanzialmente mai a capo, considerato anche la poca propensione dell’essere
          umano a comprendere fino in fondo i comportamenti dei gatti e le loro dinamiche di
          gruppo.
              Al dodicesimo giorno Zaira riapparve e parte delle ragioni del suo
          allontanamento furono svelate: aveva ceduto alle lusinghe di Gastone che, ritenutosi
          responsabile di un gesto così grave, cambiò quartiere. Se tutto ciò fosse accaduto nel
          meridione d’Italia sarebbe stato definito una fuitina.
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