Page 128 - 101 storie di gatti
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Il suo capo, una volta salito in auto, parlò al telefono ininterrottamente fino a

          destinazione, così non si accorse di quei lievi miagolii che provenivano dal
          bagagliaio. Edoardo trascorse l’intera mattina al telefono ma nessuno dei suoi
          conoscenti e amici voleva quel gatto, mancava poco alle ferie di agosto: davvero un
          brutto periodo per un’adozione. In assenza del sindaco la giornata trascorse con il
          gattino nella tasca della giacca di Edoardo e i due si divisero anche il pranzo.
              Verso sera lo avvisarono che il sindaco stava scendendo per tornare a casa.

          Aliseo tornò nel bagagliaio e Edoardo attese sotto la scala l’arrivo del suo
          passeggero, che appena salito sull’auto gli disse: «È stata proprio una giornataccia,
          fortunatamente non ho impegni in serata, andiamo a casa». Appena terminata la frase
          l’iPhone del sindaco cominciò a vibrare, era il suono dell’agenda e il messaggio
          diceva: «Ore nove cena a casa per festeggiare Maddalena».
              Era il 22 luglio e ricorreva l’onomastico della figlia più piccola del sindaco, il
          quale, travolto come ogni giorno da una valanga d’impegni, non aveva assolutamente

          pensato a un regalo per la bimba. «Non posso arrivare da Maddalena a mani vuote»,
          disse il sindaco al suo autista: «A quest’ora dove possiamo comprare qualcosa per
          lei?».
              In quel momento, con l’auto ferma a un semaforo rosso, il pianto di Aliseo chiuso
          nel bagagliaio si percepì chiaramente. Il sindaco guardò Edoardo che si sentì gelare
          il sangue e arrossire le guance. In pochi secondi, balbettando e scusandosi, Edoardo

          raccontò tutta la verità. Giunti sotto casa, il sindaco chiese al suo autista di aprire il
          bagagliaio: Edoardo tremava, forse il gattino aveva sporcato tutto… Appena vide la
          luce Aliseo miagolò con tutto il fiato che aveva in gola, spalancando i suoi occhioni
          azzurri. Il primo cittadino lo guardò e disse: «Un gattino siamese, è bellissimo, un
          regalo perfetto per Maddalena, lo abbiamo comprato poco fa in quel noto negozio
          del centro, non è vero Edoardo?».
              Il sindaco prese il micio, lo depose sulla mazzetta dei giornali che aveva in mano

          e si avviò verso il portone, salutando il suo autista e ringraziandolo per il magnifico
          regalo.
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