Page 62 - La cucina del riso
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Valle d’Aosta




                 santuario dedicato alla Madonna di “tout-pouvoir”. Classica, poi, la torta di
                 riso con l’uvetta: si lessa il riso con il latte e un pizzico di sale. Si aggiungo-
                 no burro, zucchero, la scorza grattugiata di un limone, l’uvetta sgocciolata e
                 infarinata e due uova. Si cosparge il tutto con del pane grattugiato e si cuoce
                 in forno per una mezzoretta. La variante più recente consiste nell’aggiunge-
                 re, alla cottura, della semola e di ultimare la preparazione con degli amaretti
                 sbriciolati, qualche fico secco tagliuzzato e del cacao.
                     Non  sono  dolci,  ma  salate,  le  frittelle  di  riso,  infatti  si  preparano
                 mescolando avanzi di riso insieme a patate lesse, tuorli d’uovo, pane raf-
                 fermo messo a bagno nel latte, prezzemolo tritato, noce moscata, sale e
                 pepe. Si formano degli gnocchetti piatti, si passano nella farina e si friggono
                 nell’olio bollente.
                     Prende il nome da una ricca famiglia valdostana, la ricetta del riso alla
                 Marcoz: dopo aver fatto bollire il riso in acqua salata, si unisce a due rossi
                 d’uovo, un cucchiaio di burro morbido e del parmigiano precedentemente
                 amalgamati. Si montano a neve gli albumi e si aggiungono al riso.




                 le ricette innovAtive


                     La  vocazione  turistica  della  Valle  d’Aosta  ha  sicuramente  avuto  un
                 ruolo molto importante nell’evoluzione della cucina, che ha dovuto in parte
                 adattarsi ai nuovi gusti. È così che, accanto agli elementi tradizionalmente
                 usati per la preparazione delle zuppe e dei risotti, ne sono comparsi altri
                 quali lo speck, il prosciutto crudo, i funghi, le lumache, le rane, la coratella
                 dell’agnello, i tartufi, gli asparagi, i piselli, l’indivia, i cavedani, i pinoli.


                       RISO ALLE MELE

                  Rosolare nel burro 1 scalogno con del riso, delle fettine di mele e, a piacere, delle
                  bacche di ginepro; unire il vino bianco, lasciare evaporare e continuare la cottura con
                  del brodo. A parte sbattere 2 tuorli d’uovo con panna e fontina, fino ad ottenere una
                  morbida crema. Unire il riso alla crema. A piacere si possono aggiungere anche dei
                  gherigli di noce.




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